(AdnKronos) – “Ma l’importanza dell’area dove sorge, non a caso, la Ripa Romea – è palese nel Medio Evo, negli anni dei Giubilei, con l’arrivo via mare e fiume di grandi flussi di pellegrini. Essa poi, come tutto il Tevere, anche allora fondamentale per la vita collettiva di Roma, subisce una impennata nel 1700 con Clemente XI Albani, promotore dei Porti di Ripetta e di Ripagrande, del San Michele, dell’Arsenale Pontificio che si chiama appunto Clementino. Infrastrutture marittimo-portuali determinanti fino all’avvento della ferrovia e oltre”, si legge nell’appello.
L’appello sottolinea l’importanza dei Circoli sportivi nati sulle sponde del Tevere dopo l’esaurimento della sua funzione commerciale fluvio-marittima, sottolineando come anche questa sia “storia di Roma, da documentare con l’affermarsi dei Circoli dopo il 1870, sino ad oggi”. Ed evidenzia come sia questa Roma ad essere “legata all’Arsenale Clementino, all’Isola Tiberina, al San Michele. Mentre nessun rapporto ha con essa la Quadriennale che ha avuto sede a Palazzo delle Esposizioni (oggi palesemente sottoutilizzato) ed ha sede da non molti anni a Villa Carpegna. Essa chiede nuovi spazi espositivi. Onestamente ci sembra che a Roma, anche in area pubblica, gli stessi – dopo il Maxxi, il raddoppio del Macro, le Scuderie del Quirinale, il PalaExpo rattrappito, il Museo Bilotti e altro – non siano proprio carenti”.
I 125 firmatari dell’appello chiedono al ministro “con forza e con la consapevolezza dell’importanza decisiva che ha avuto ed ha il Tevere per Roma che l’Arsenale Clementino e le sue aree vengano preservate per un progetto di Museo ‘vivo’, interdisciplinare, multimediale del fiume sacro al dio Tiberis e caro a migliaia e migliaia di romani e non romani (al di là di quello che può supporre qualche altezzoso presidente alpestre). Per esso è indispensabile l’Arsenale Clementino. Per la Quadriennale sono possibili molte altre soluzioni”, concludono.