A seguito di una lunga serie di appostamenti e servizi di osservazione, nella notte tra sabato e domenica, i carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo hanno eseguito un’importante operazione antidroga, arrestando per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, il pregiudicato Ambrogio Longo, 36enne del luogo.
I frequenti servizi di controllo nel centro storico castellammarese, effettuati, sia in uniforme che in abiti civili, hanno consentito di evidenziare alcuni strani atteggiamenti del Longo, che, oltre ad oziare nei pressi di una panchina dei “quattro canti” della città, in piena zona “movida”, era stato notato più volte avvicinarsi ad una vecchia costruzione lì vicina per armeggiare in corrispondenza di una fessura del muro.
I movimenti dell’uomo hanno spinto i militari ad attenzionare maggiormente i luoghi posti in prossimità del vecchio edificio, sito nella centralissima via Speranza.
Nella serata di sabato, i carabinieri appena hanno visto il Longo, prelevare un involucro dalla fessura del muro e porlo all’interno di un vicino contatore dell’acqua sito sulla pubblica via, hanno deciso di pedinarlo.
Giunti in Corso Garibaldi, quando il pregiudicato si è incontrato con un noto assuntore di droga, i militari l’hanno bloccato, ed entrambi sono stati perquisiti.
Il Longo è stato trovato in possesso solo di un’ingente somma di denaro della quale non è riuscito a spiegare la provenienza, mentre, all’interno del contatore dell’acqua sono state trovate 13 dosi di cocaina (6 gr.), 2 di hashish (4 gr.) e una di marijuana (2 gr.), già confezionate e pronte per essere cedute sul mercato.
È apparso evidente che l’involucro contenente lo stupefacente, prima conservato nella crepa dell’abitazione di via Speranza, era stato poco prima spostato dal pregiudicato nel contatore, poiché la successiva perquisizione della struttura muraria non ha consentito di rinvenire altra droga.
In considerazione del quadro probatorio emerso a suo carico, il Longo è stato arrestato e dopo le formalità di rito, è stato tenuto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Ieri, l’arrestato è stato processato per direttissima presso il Tribunale di Trapani, che ha convalidato l’arresto e applicato nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.
P.M.