(AdnKronos) – I reperti ritornati in possesso dell’Italia sono: un’oinochoe greco in pasta vitrea, un’antefissa etrusca in terracotta del VI-V secolo a.C. e un stamnos falisco a figure rosse risalente al IV secolo a.C., cinque piatti stile Gnathia del IV secolo a.C., un’ hydra apula a figure rosse del 350-330 a.C., che erano tra gli oggetti ricercati perché inseriti nella lista di noti trafficanti italiani d’opere d’arte; un capitello romano del II secolo d.C., provento di scavi clandestini; un frammento di marmo di sarcofago romano proveniente dalle catacombe di San Callisto e il cui furto era stato denunciato nel 1982; un rilievo romano in marmo con Satiro e Menade trafugato dai giardini di Villa Borghese nel 1985; la pagina di codice miniato.
“La restituzione conferma l’efficacia della collaborazione tra il nostro Paese e colossi del mercato dell’arte come Christie’s nella lotta al traffico illegale di opere d’arte. Chi acquista un’opera d’arte o un reperto deve essere certo della provenienza di quell’oggetto – ha affermato il ministro Bonisoli nel corso della cerimonia di consegna – . E questo è quello che stiamo cercando di fare proprio attraverso la collaborazione con Istituzioni e case d’asta. Un controllo preventivo sui pezzi che finiscono in vendita e l’applicazione di leggi più severe per chi compra oggetti senza conoscerne la provenienza – ha concluso – contribuirà a smantellare questo traffico”.