Escavazione del fiume Mazaro. Venerdì sopralluogo dei tecnici regionali

12 Febbraio 20192min0
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Al fine di iniziare subito i lavori, già appaltati , occorre una nuova caratterizzazione dei fanghi in quanto le analisi fatte nel 2014 sarebbero scadute

 

Si è tenuto ieri a Palazzo d’Orleans ,un al tavolo tecnico convocato dal Commissario di Governo sul  dissesto idrogeologico della Sicilia e in particolare per discutere dei lavori di escavazione del fiume Mazara .
All’incontro hanno partecipato il responsabile del Dipartimento regionale Protezione Civile Calogero Foti, i rappresentanti del Dipartimento regionale Ambiente, del Genio Civile, del Servizio regionale Infrastrutture Marittime e Portuali, il Comandante della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo Maurizio Ricevuto e il vice sindaco Silvano Bonanno . Presente anche il deputato mazarese Sergio Tancredi.
“Da 8 anni attendiamo che inizino i lavori di escavazione del fiume Mazaro e del porto canale, che sono di competenza regionale. Si tratta di lavori non più rinviabili. L’esondazione del fiume, lo scorso novembre ha aggravato il problema e va liberata subito la foce del fiume unitamente agli interventi di ripristino dei fondali. A nostro giudizio già anni fa si potevano avviare i lavori e sulla base delle analisi dei fanghi, gran parte di essi potevano essere utilizzati per riempire la colmata B. Le Autorità competenti ci dicono che ciò non è possibile ora e che vanno ripetute le analisi. Ne prendiamo atto e non vogliamo alimentare polemiche. Se serve un’area dove stoccare temporaneamente i fanghi, siamo disponibili a mettere a disposizione un’area di contrada Affacciata.”
Al fine di iniziare subito i lavori, già appaltati , occorre una nuova caratterizzazione dei fanghi in quanto le analisi fatte nel 2014 sarebbero scadute. Viste le prescrizioni per l’eventuale conferimento dei fanghi in colmata e l’esiguità delle somme, sono tre le soluzioni possibili: ripetere la caratterizzazione dei fanghi o iniziare subito gli interventi, effettuando la caratterizzazione dei fanghi o in uno spazio di mare o a terra.
Il Comandante del Porto ha sottolineato che destinare un tratto di mare a deposito dei fanghi implicherebbe grossi disagi alla marineria con una riduzione del 50% dei posti destinati agli ormeggi se pur per un periodo limitato. Il Comune si è dichiarato disponibile a mettere a disposizione un’area di contrada Affacciata per il deposito temporaneo dei fanghi.
Venerdì ci sarà un sopralluogo dei tecnici regionali nell’area indicata.

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