Emergenza Rifiuti a Marsala: chiuso il Centro RACO per lo smaltimento dell’organico

15 Aprile 20192min0
Sindaci Alberto Di Girolamo e Domenico Surdi lanciano un appello al Presidente Musumeci

Da oggi è chiuso il Centro RACO di Belpasso dove i Comuni della SRR “Trapani Nord” conferivano la frazione umida raccolta dopo la chiusura della “Sicilfert”. Una situazione questa che ha spinto il Presidente della Società Raccolta Rifiuti, il Sindaco Alberto Di Girolamo, a convocare una conferenza stampa, con carattere d’urgenza, e a lanciare, assieme al suo collega di Alcamo, Domenico Surdi, un grido di allarme.

“La chiusura della Racoper un tempo imprecisato rappresenta un grande ostacolo allo smaltimento della frazione organica dei rifiutisottolinea il Sindaco Alberto Di Girolamo. Tutto ciò penalizza l’intera cittadinanza. Già, dopo la chiusura della Sicilfert abbiamo dovuto quasi raddoppiare il costo di smaltimento dell’umido passando da 100 euro a tonnellata ai 190 richiesti dalla Raco. A ciò si aggiunga che una prima temporanea chiusura del Centro di raccolta di Belpasso (quindici giorni fa), della durata di una settimana, ci era costato un esborso di 50 mila euro. Adesso l’ulteriore, speriamo temporanea, chiusura della Raco, per la quale chiediamo l’intervento urgente e indifferibile del Presidente della Regione.

Il problema è serissimo anche in considerazione che ci apprestiamo ormai alla stagione estiva in cui rischiamo di trovarci non solo senza turisti per la chiusura dell’Aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi ma anche con consistenti quantitativi di organico da smaltire”.

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il Sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, che oltre a confermare quanto detto dal suo collega Di Girolamo ha aggiunto:la Provincia di Trapani vive una crisi senza precedenti. La chiusura del Centro Raco ci pone in una situazione d’emergenza che compromette quanto di buono è stato fatto soprattutto da noi e da Marsala in cui le percentuali di differenziata sono consistenti e ormai prossime al 65%, quota utile per non incorrere in sanzioni. La Regione deve intervenire sopperendo anche alle somme che siamo costretti a spendere in più per fronteggiare l’emergenza. Siamo in presenza di un corto circuito istituzionale con i privati che tendono al lucro. Il centro di Calatafimi per lo smaltimento della frazione organica è ancora lontano da essere realizzato”.

 

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