Bando di gara per la videosorveglianza a Marsala: un’azienda chiede l’annullamento/revoca in autotutela

6 Maggio 20195min0
Il settore Servizi Pubblici Locali ha fissato per il prossimo 9 maggio la procedura negoziata per l'aggiudicazione dell'appalto

Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale di Marsala  ha reso noto di voler  ulteriormente intensificare  la videosorveglianza per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sul territorio e a tal fine  ha programmato l’installazione di 20 nuove telecamere, che assicureranno la ripresa delle immagini nei siti indicati dalla Polizia Municipale.

Il settore Servizi Pubblici Locali ha fissato per il prossimo 9 maggio la procedura negoziata per l’aggiudicazione dell’appalto, la cui base asta è di circa 40 mila euro per un anno. La Ditta cui sarà affidato il servizio fornirà il necessario apparato informatico, incluso un sistema di connessione wireless, al fine di assicurare il servizio di registrazione in maniera quotidiana e continuativa.

In esclusiva , sappiamo che l’azienda marsalese  OSWH Srl, società di servizi di rete, però,  ha chiesto all’Amministrazione comunale di Marsala , con una Pec indirizzata al dirigente servizi Pubblici Locali Ing. Giuseppe Frangiamone, l’annullamento in autotutela del bando e della  relativa procedura  riguardante  “la procedura negoziata per il controllo del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sul territorio tramite installazione di impianti di videosorveglianza per mesi dodici”

L’annullamento in autotutela si richiede in base alla legge n. 241 del 1990 ,in quanto presenta ragione di interesse pubblico,  che ne giustificherebbe  il provvedimento.

Tale richiesta di annullamento/revoca è stata inviata , per quanto di propria competenza, anche al sindaco Alberto Di Girolamo , al Presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano e al Responsabile anticorruzione Bernardo Triolo

Tra le contraddittorietà e incongruenze si cita la previsione al punto 3.3 del Capitolato  che prevede genericamente la realizzazione di una sala di controllo, dove è previsto un servizio di “analisi video per l’implementazione di un monitoraggio evoluto”, ovvero, sembra di capirsi, un sistema di analisi video per l’implementazione del monitoraggio evoluto, per la memorizzazione dei dati degli eventi, gli allarmi generati dai sistemi di analisi, la visualizzazione ed analisi in tempo reale, notifiche eventi e reportistica completa con una interfaccia grafica con meccanismi evoluti di segnalazione allarme e gestione dei dati, gestione intelligente dei filtraggi degli eventi e visualizzazione multicamera in tempo reale.

La tipologia di servizio previsto dal capitolato comporta l’acquisizione di apparati, software e licenze per singolo canale video ,che hanno costi medi di circa 900 euro per singolo canale video, che renderebbero  impossibile una offerta economica stante l’importo posto complessivamente a base d’asta.

Inoltre, nel capitolato, si prescrivono tipologie di antenne quali  “access unit settoriale”, che  non presentano caratteristiche tecniche idonee al servizio richiesto, in quanto sono antenne utilizzate prevalentemente come apparati di trasmissione del segnale verso antenne riceventi. Sulla base delle caratteristiche tecniche la tipologia di antenna usata viene installata dall’operatore tenendo conto del sito e e tenendo conto della migliore operatività della rete.

Tutto ciò comunque non sembra avere senso  logico ove si osservi che all’art. 2 si prevede che il sistema di wireless e l’eventuale acquisto di antenne per la ricezione del segnale è compreso nel prezzo, ma si prevede che questo avvenga tramite appalto con gestori di rete WIFI se non si possiede una propria rete infrastrutturale.

Poiché il sistema va collegato in rete , non si comprende la descrizione di tipologia di antenna da utilizzare assodato che è l’operatore che stabilisce la tipologia di antenna, che meglio si adatti  alla propria rete infrastrutturale per la migliore ricezione del segnale, tenendo conto della richiesta del committente.

Per quanto, invece, riguarda i tempi di conservazione dei filmati, c’è da rilevare che  l’indicazione “archiviazione per il tempo necessario” non permette di poter calcolare il costo del server, anche perché non viene specificato se l’archiviazione riguarda l’intera registrazione di tutte le 20 telecamere per le 24, oppure singole frame o spezzoni di registrazione riguardanti eventuali infrazioni rilevate con l’ausilio della videosorveglianza. Così genericamente indicato non è possibile quantificare il costo dell’apparato.

Sempre al punto 3.3. si prevede la installazione di “telecamere IP” speed dome completamente controllabile a distanza  con la possibilità di ruotarla in tutte le direzione e zoomare sulle scene di interesse. Ma non sono indicate “tutte” le caratteristiche tecniche quali necessità di autotracking, rilevamento intelligente, Starlight IP, Stream, ecc.ecc..  –  Il costo e le caratteristiche tecniche, nonché la qualità del servizio reso, variano considerevolmente e spaziano da un costo medio di 160,00 euro fino a oltre 2.000,00 euro. Appare quindi palese che in mancanza di precise indicazioni tecniche non è possibile elaborare un piano economico. In altra parte del capitolato si dice che possono essere speed dome (no spead dome come indicato) o fisse, 5 Megapixel o 2 megapixel ? .

Fisse o manovrabili a distanza con variazione di focale ? A parte tutto ciò nel capitolato d’appalto andrebbe indicato il costo minimo posto a base d’asta per dare una corretta informazione sulla tipologia finale di apparato richiesto.

L’azienda marsalese che ha presentato l’annullamento del bando , inoltre, ritiene che complessivamente il capitolato d’appalto non permetta la presentazione di una congrua offerta, senza una precisa indicazione dei costi specifici, quali istallazione, progettazione e fornitura apparecchiature per la sala operativa; fornitura e Installazione chiavi in mano di numero delle  telecamere di allertamento, controllo e rilevamento; fornitura e Installazione di Server, HD per Registrazione Immagini, costi per eventuali licenze software, e numero degli interventi di disinstallazione e nuova installazione dei punti di videosorveglianza.

Nel complesso, il capitolato speciale d’appalto reca in se tante e tali contraddizioni e incongruenze tecniche da rendere necessario, a tutela della stessa Amministrazione Comunale, l’annullamento del bando e della procedura di gara per poter provvedere alla redazione di un capitolato con prescrizioni tecniche chiare, congruenti e non contraddittorie.

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