Si fa sempre più drammatica la crisi economica in Sicilia a causa della pandemia da Covid-19.
Secondo la nota di aggiornamento al Defr, presentata dall’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, la previsione sul Pil tendenziale per il 2020 si aggrava, passando dal -7,8% all’8% se non addirittura al -9,5% in uno scenario che tiene conto di altri fattori di rischio.
“Il variegato e variabile contesto ha indotto ad un’analisi di scenario incentrata su su due prospettive alternative di evoluzione degli effetti della pandemia – spiega Armao – una più favorevole, direttamente discendente dalla NaDef statale e alla quale ci si deve giuridicamente attenere, compendiata da una più prudente sul relativo impatto economico pluriennale. Ciò in quanto vi è il rischio che le dinamiche negative innescate dalla pandemia e dalle connesse misure di salvaguardia, seppur accompagnate da iniziative di mitigazione quali sussidi, ristori, sostegno a famiglie e lavoro, non scongiurino gli effetti profondamente negativi sui lavoratori e le imprese”.
“La Regione siciliana – conclude – deve fare i conti non solo con una gravissima pandemia che continua drammaticamente a mietere vittime, dispensando malattie e sofferenze, ma anche con la più grave recessione economica della sua storia e che ha portato il livello del prodotto interno lordo all’inizio degli anni ’90: – 7,5 miliardi di euro di Pil nel 2020”. (ANSA)