VIDEO-A Campobello di Mazara il secondo covo di Matteo Messina Denaro, sequestrata la casa della mamma di Andrea Bonafede

19 Gennaio 20232min0
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Dopo il primo covo, individuato in vicolo san Vito, a Campobello di Mazara e al cui interno non è stato trovato materiale rilevante ai fini delle indagini, eccetto che una agenda in cui il boss Matteo Messina Denaro annotava pensieri e frasi sull’amore e una scatola contenete documenti sanitari, nella giornata di ieri, i Carabinieri del Ros insieme alla Procura della Repubblica di Palermo, hanno individuato un secondo covo. A circa 400 metri di distanza dal primo in line d’area, in una struttura a due piani, sita in via Maggiore Toselli, cuore della città, dietro un armadio, nascosto da un fondo scorrevole coperto dagli abiti, al primo piano dello stabile la stanza segreta dell’ormai ex super latitante. Proprietaria dell’immobile ereditato dal padre la signora Mattia Gulli, moglie di Errico Risalvato assolto nel 2001 dall’accusa di mafia, ritenuto vicino al boss di Castelvetrano, e sarebbe stato proprio quest’ultimo a consegnare ai militari del Ros dei Carabinieri e del Gioco della Guardia di Finanza, le chiavi per potere avere libero accesso al bunker. Ma cosa è stato rinvenuto all’interno? Tre scatole conteneti alcuni documenti, altre invece erano vuote, e gioielli, il cui valore e autenticità verrà stimata nei prossimi giorni. Non si sa se nel secondo covo dell’ex primula rossa, vi erano pizzini, documenti riservati e utili alle indagini, né l’importanza del materiale ritrovato. Quello che ci si aspetta è che in via Maggiore Toselli, si possa trovare qualcosa di più. Sul posto a sentire i proprietari dell’immobile il sostituto procuratore Paolo Giudo. Al secondo piano dello stabile abita invece la figlia di Risalvato, Nicoletta, di professione avvocato. Al setaccio però è passata tutta la zona e non solo visa Toselli, potrebbero rilevarsi rilevanti infatti i dati catastali acquisiti dai militari della Guardia di Finanza. Perquisita anche la casa della madre di Andrea Bonafede, il geometra che ha prestato l’identità al capomafia. Dall’abitazione, sita in via Cusumano, i Ros hanno portato via un sacco contenete dei documenti, alla presenza, verosimilmente, dello stesso Bonafede che al termine del controllo è uscito di casa insieme ai militari. 

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