Riposto, ergastolano in licenza premio uccide due donne e si toglie la vita dinanzi i Carabinieri

12 Febbraio 20232min0
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Avrebbe ucciso due donne e poi si è tolto la vita davanti la caserma dei Carabinieri, Salvatore La Motta, di 63 anni. La tragedia si è consumata nel catanese, precisamente a Riposto.
“Turi” La Motta era un “ergastolano in semi libertà che stava usufruendo di una licenza premio” e doveva rientrare nel carcere di Augusta proprio l’11 febbraio, giorno in cui avrebbe ammazzato le due donne , ossia la 48enne Carmelina Marino, con cui avrebbe avuto una relazione sentimentale , e la 49enne Santa Castorina.
Il 63enne era stato condannato per associazione mafiosa e per un omicidio commesso prima del 2000, ed era il fratello di Benedetto La Motta, noto come “Benito” o “Baffo”, di 65 anni, considerato appartenente alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, che venne arrestato dai Carabinieri nel 2020 nell’ambito di un’inchiesta su un omicidio.
Il presunto autore del duplice omicidio, armato di pistola,si è presentato al Comando Provinciale dei carabinieri di Catania per consegnarsi, ma poco dopo ha rivolto l’arma contro di sè.
Si apprende, inoltre, che la Procura di Catania, al termine delle indagini dei Carabinieri della Compagnia di Giarre e del locale Nucleo Investigativo del Comando provinciale, ha disposto il fermo per concorso in omicidio nei confronti di Luciano Valvo di 55 anni di Riposto. L’uomo è considerato dagli investigatori un complice di Turi La Motta, nell’uccisione di Carmelina Marino, in quanto con la sua Volkswagen Golf di colore nero lo avrebbe accompagnato nella zona portuale di Riposto , dove è avvenuto l’omicidio della donna,e poi lo avrebbe riaccompagnato a casa. Nel corso dell’interrogatorio dinnanzi al Pubblico Ministero il Valvo si è avvalso della facoltà di non rispondere .
L’altra donna, Santa Castorino di 49 anni è stata uccisa con un colpo di arma da fuoco e lasciata a terra in Via Roma nei pressi della sua autovettura .
Nelle prossime ore i Carabinieri faranno luce su diversi aspetti oscuri della tragedia, in primo luogo dovrà essere chiarito il movente degli omicidi, il legame tra le due vittime e come l’ergastolano in licenza premia sia riuscito a entrare in possesso di una pistola.

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