Percettori del reddito di cittadinanza a Palermo, potenziate le 8 sedi di servizio sociale territoriale

3 Settembre 20233min0
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“È doveroso smentire, la notizia pubblicata nella giornata di ieri da diverse testate giornalistiche locali, inviata dal rappresentante sindacale della Cgil, nella quale si afferma che i servizi sociali del Comune di Palermo sono presi d’assalto dagli ex percettori del reddito di cittadinanza e che si è venuta a creare una situazione di caos. A tal proposito appare necessario fare alcune precisazioni.
L’amministrazione comunale già dall’insediamento ha avviato un’azione di potenziamento dei servizi sociali territoriali che ha consentito, alla fine dell’anno scorso, il raggiungimento degli standard previsti dalle norme, ovvero del rapporto assistenti sociali/popolazione di 1 ogni 5.000 abitanti, con la stabilizzazione e la relativa assunzione di assistenti sociali. Ma questo è noto a tutte le sigle sindacali.
In previsione dell’aumento della pressione sui servizi sociali per effetto delle misure adottate dal Governo nazionale abbiamo avviato un’ulteriore azione di potenziamento, a valere sui fondi dell’Agenzia per l’Inclusione Sociale, per dotare ognuno delle 8 sedi di servizio sociale territoriale, di 4 unita di personale in aggiunta a quelli già operanti, per un totale di 32 unità. Si tratta di una misura che esternalizza il servizio, che sarà attiva da metà settembre, i cui passaggi organizzativi interni sono già stati posti in essere questa estate e che è stata comunicata ufficialmente agli assistenti sociali in servizio del Comune dall’Assessore in persona nel primo incontro ufficiale fatto proprio per affrontare il tema della presa in carico rdc.
In ultimo, nella qualità di assessore alle Attività Socio-Sanitarie, insieme alla dirigente capo Area delle Politiche Socio Sanitare, monitoriamo con incontri settimanali l’andamento delle attività, al fine di intervenire sulle eventuali criticità segnalate.
Ad oggi non si sono registrate particolari situazioni di caos e considerato che la mia stanza è attigua a quella del servizio sociale della II Circoscrizione posso confermare che non si sono verificate situazioni di rischio per gli operatori o di difficoltà nella gestione dei flussi di utenti che richiedono l’accesso ai servizi. È emersa, piuttosto, una naturale e comprensibile condizione di stanchezza per quale ho chiesto di fare un ultimo sforzo nelle more dell’imminente potenziamento dei servizi già avviato.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli operatori (assistenti sociali, istruttori di segretariato sociale, e gli altri profili convolti) per la professionalità, lo spirito di abnegazione e il senso di responsabilità che dimostrano ogni giorno non solo sulla vicenda rdc, ma su tutto il resto delle attività che viene sviluppato a beneficio di chi è fragile e di chi ha bisogno.
Strumentalizzare un lavoro portato avanti con tanta preparazione, organizzazione dettagliata su più avvisi con giorni e orari di ricevimento, in un momento in cui tutti, le forze sociali, per prime, dovrebbero invece stringersi in un patto fortissimo ed essere coese per fronteggiare i bisogni delle persone, lo trovo triste e molto pericoloso, teso a seminare panico e allarmismo sociale immotivato”.
Lo scrive in una nota stampa l’assessore alle attività sociali del Comune di Palermo Rosi Pennino.
Inoltre, attraverso determinazione dirigenziale dell’Area delle Politiche socio-sanitarie, il Comune dà il via libera al bando per l’individuazione di un unico ente gestore per gli interventi di sostegno e contrasto alla povertà. Il Comune di Palermo, nella qualità di ente capofila ed insieme ai Comuni del distretto socio-sanitario 42, avvia la spesa per tutto il territorio del distretto, dei servizi legati alla programmazione del fondo povertà-quota servizi, per una spesa pari a quasi 12 milioni di euro di euro.
I beneficiari sono i percettori del reddito di cittadinanza che dovranno impegnarsi con il Comune a sottoscrivere il PaIS (Patto per l’Inclusione Sociale) che prevede una serie di servizi finalizzati all’uscita dallo stato di emarginazione.

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