56ª Sessione dei Seminari Internazionali sulle Emergenze Planetarie

8 Agosto 20245min0
Antonino-Zichichi

La Fondazione e Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana di Erice promuove la 56ª Sessione dei Seminari internazionali sulle Emergenze Planetarie, un evento di rilievo mondiale che mette insieme accademici ed esperti da tutti i continenti che qui convengono per discutere su tematiche cruciali per il
futuro della Terra. Dall’8 al 14 agosto, nell’aula magna P.A.M. Dirac dell’Istituto Blackett-San Domenico
di Erice, si dibatterà su temi di stringente attualità come la gestione dei conflitti internazionali e il controllo degli armamenti, le infezioni e le malattie neurologiche emergenti/riemergenti, il mercato dell’energia e la non più procrastinabile transizione energetica, e ancora, i rischi, le prospettive e le sfide legate alla sicurezza informatica e all’intelligenza artificiale. Tutti argomenti di rilievo assoluto a cui gli scienziati hanno deciso, per questa 56ª Sessione dei Seminari, di aggiungere un nuovo tema, una nuova problematica che da quest’anno entra ufficialmente a far parte del triste e lungo elenco delle Emergenze Planetarie: gli incendi. Sempre più devastanti, negli ultimi anni hanno inghiottito enormi aree del nostro pianeta, con conseguenze pesantissime, per gli uomini e non solo. Con il titolo “Global wildfire emergency and other treats to civil infrastructures” il nuovo argomento verrà proposto parallelamente al progetto pilota di contrasto ai roghi che la Fondazione ha in animo di sviluppare proprio a Erice. E saranno più di cento gli scienziati e gli specialisti nei vari campi che dall’8 al 14
agosto si confronteranno nell’ambito dei Seminari di Emergenze Planetarie. Studiosi che arrivano da ogni dove: Europa e paesi Baltici, Russia, Stati Uniti, Canada, Africa, Medio Oriente e Asia. Insomma, ancora una volta la Fondazione, e le sue attività, si pongono in prima fila per quanto concerne il contributo che la comunità scientifica può fornire all’umanità intera. Esattamente come quando, nel 1981, cioè in piena guerra fredda, i Seminari videro la luce per la prima volta. Al tempo era tale la quantità di armi nucleari costruite dai diversi attori impegnati nella contesa in atto, che tutti gli abitanti del mondo erano inconsapevolmente seduti su una polveriera. E fu così che il Professor Zichichi riunì a Erice gli scienziati americani e russi responsabili dei rispettivi programmi nucleari, facendosi promotore di quel dialogo tra le parti necessario, quando non fondamentale, per arrivare ad una propizia distensione dei rapporti tra le potenze. Come andò ce lo raccontano i libri di storia. Particolarmente ricco si annuncia anche il parterre degli ospiti istituzionali che presenzieranno ai Seminari. Rappresentanti della politica e della cultura seguiranno i lavori, a rappresentare la vicinanza delle istituzioni e della più ampia opinione pubblica allo spirito stesso dei Seminari. Da sottolineare la presenza del Capo
Dipartimento Nazionale della Protezione civile, Dott. Fabio Ciciliano che interverrà nella mattinata inaugurale. Ed è su queste premesse e su queste aspettative che sabato 10 agosto alle ore 9.30 il
Professor Zichichi, con un video messaggio di saluto a tutti gli intervenuti, darà ufficialmente il via alla 56ª Sessione del Seminario. Nei giorni seguenti, sempre nell’aula Dirac, esperti di fama mondiale guideranno i dibattiti legati alle specifiche tematiche in programma. Tra i protagonisti di queste giornate il Professor Cristian Galbiati. Co-responsabile dei Seminari insieme al Professor Zichichi, Galbiati è professore presso il Physics Department della Princeton University, Princeton, NJ, USA. Ruolo di spicco, tra gli altri, anche per il Prof. Carmine Difiglio, della facoltà di Ingegneria e Scienze Naturali dell’università Sabanci di Istanbul, Turchia, e per il Prof. William Barletta del Dipartimento di Fisica del Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA, USA. Da menzionare ancora i Chairmen delle varie Sessioni in programma: Franco Maria Bonaguro, Prof. Emerito dell’Istituto Nazionale dei Tumori Fond. Pascale di Napoli, Axel Lehmann, Prof. Inst. For Technical Computer Science, Univ. di Monaco, Germania, Lorne Everett, Cancelliere Emerito della Lakehead University, Canada e L. Everett & Associates LLC, Santa Barbara, CA, USA, Stefano Parmigiani, Prof. Emerito Università di Parma e Frederick S. Vom Saal, Prof. Emerito Univ. Missouri, Columbia, MO, USA. Qui ci fermiamo. Sarebbe troppo lungo l’elenco di tutti gli scienziati partecipanti. Tutti uomini e donne di scienza che tanto si sono spesi per questa Sessione delle Emergenze, e che a Erice, in una atmosfera di dialogo e confronto, condivideranno con gli altri relatori le loro conoscenze e le analisi sulle emergenze che il nostro
pianeta sta affrontando in diverse aree. I Seminari si chiuderanno martedi 13 agosto con l’incontro aperto al pubblico e ai media, nell’ambito del quale verranno presentate le relazioni dei presidenti
responsabili dei diversi ambiti di ricerca trattati. A seguire, il dibattito finale chiuderà “la 5 giorni di lavori”.
L’incontro tra gli scienziati di più alto spessore, e di tante culture diverse, che nel borgo medievale ericino ogni anno, da oltre 40 anni, diagnostica e certifica le condizioni del pianeta che ci ospita, rappresenta un’importante piattaforma per la promozione della collaborazione internazionale e lo scambio delle idee e delle conoscenze tra gli studiosi e i professionisti delle diverse discipline.
Luogo, momento e parterre, inoltre, finiscono con il configurarsi come propizi per la presentazione delle ricerche maggiormente all’avanguardia nell’ambito della lotta alle Emergenze Planetarie. Soluzioni innovative, ma, ovviamente, sempre basate sulla scienza. Un vero “must” questo per la Fondazione e Centro di Cultura Scientifica “ Ettore Majorana” che lo scorso mese di novembre ha festeggiato il 60º anniversariodi attività. Sei decadi di contributi significativi alla diffusione della conoscenza scientifica e
culturale nel mondo. Sin dalla sua fondazione, il Centro Ettore Majorana è stato, e continua ad essere, faro per gli uomini di scienza e di cultura di tutti i continenti, e attraverso le 120 scuole che qui a Erice hanno vita e sede, la Fondazione gioca un ruolo cruciale nella promozione del dialogo tra le menti più illuminate del mondo accademico. Un lavoro che la Fondazione, da sempre, porta avanti in proficua e stretta collaborazione con l’intera Comunità Scientifica Mondiale.

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