Su delega della Procura Distrettuale di Catania, i Carabinieri del ROS hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Catania, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di Grazia SANTAPAOLA indagata per il reato di associazione mafiosa (416 bis co 1,4 е 6 c.p.)
Dal compendio degli elementi probatori raccolti dalla Sezione Anticrimine di Catania nel corso di molteplici indagini – in ultimo il procedimento c.d. “Mercurio” la cui misura cautelare è stata eseguita lo scorso gennaio – emergerebbe, allo stato degli atti e ferma restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, il preponderante ruolo della SANTAPAOLA Grazia, cugina del vertice storico della famiglia catanese di cosa nostra Benedetto SANTAPAOLA e moglie di AMATO Salvatore, già
responsabile del gruppo “Ottantapalmi’ operante all’interno della famiglia mafiosa dei SANTAPAOLAERCOLANO. Nell’attuale fase del procedimento, le acquisizioni dimostrerebbero, per la prima volta, a livello di gravità indiziaria, l’operatività mafiosa della donna, la quale non avrebbe agito semplicemente come moglie e parente di vertici del sodalizio, ma allo stato avrebbe volutamente rivestito il ruolo di associata, esercitando il potere mafioso derivante dalla sua appartenenza alla “famiglia di sangue”. Innumerevoli gli episodi che la vedrebbero protagonista nel gestire direttamente gli affari illeciti del gruppo
mafioso il cui storico vertice resta il marito Turi AMATO, al fine di garantire il sostentamento del sodalizio e delle famiglie dei detenuti. In diverse circostanze sarebbe stata proprio Grazia SANTAPAOLA la figura autorevole, riconosciuta anche da altri sodalizi e gruppi mafiosi, che si è occupata della gestione di affari illeciti condotti nel centro storico della città (ove il gruppo Ottantapalmi trova la sua naturale collocazione) o della risoluzione di svariate criticità, come il documentato contrasto che ci sarebbe stato con il clan Nardo ove la SANTAPAOLA sarebbe intervenuta per la difesa del figlio del più noto Francesco SANTAPAOLA, alias Ciccio campetto, già reggente operativo della famiglia di sangue e attualmente detenuto. Dello stesso tenore l’episodio ricostruito dal ROS che avrebbe visto protagonista la stessa SANTAPAOLA in aperta contrapposizione con PATERNO’ Christian, già responsabile del gruppo mafioso San Giovanni Galermo, tratto in arresto recentemente con l’operazione “Ombra’, responsabile secondo l’indagata di averle mancato di rispetto. Anche nel conflitto che, nel 2023, vide i SANTAPAOLAERCOLANO (in particolare il Gruppo della Stazione) contrapporsi al Clan CAPPELLO e che portò al 1 decreto di fermo emesso dalla DDA catanese nell’operazione “Leonid?’ del Comando Provinciale CC di Catania, emergerebbe che SANTAPAOLA Grazia si sarebbe mossa in difesa dell’onore della famiglia di sangue a seguito della mancanza di rispetto di alcuni esponenti del Gruppo della Stazione nei confronti di familiari dei Santapaola. Tutte le ulteriori condotte raccolte nell’ordinanza di custodia cautelare notificata questa mattina a Grazia SANTAPAOLA testimonierebbero come, per la prima volta, l’indagata avrebbe travalicato il ruolo di
secondo piano in passato esercitato all’interno della famiglia di cosa nostra, per diventare in prima persona portatrice degli interessi dell’associazione e in particolare del suo gruppo – denominato Ottantapalmi – difendendo direttamente l’onore e, dunque, la riconoscibilità mafiosa dei SANTAPAOLA.
Maxi operazione antimafia, arrestata dai Carabinieri Grazia Santapaola, ritenuta leader emergente della famiglia mafiosa catanese
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