sabato 6 Settembre 2025

Lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia municipale di Alcamo si farà il prossimo 8 settembre. A proclamare la giornata di sciopero è la Funzione pubblica Cgil che rivendica, tra le altre cose, il diritto dei dipendenti all’incremento dell’orario di lavoro settimanale e alla trasformazione del rapporto di lavoro da part time a full time. La decisione di indire la protesta fa seguito a due incontri tenuti con l’Amministrazione comunale, nel corso dei quali non è stata accolta nessuna delle richieste avanzate dal Sindacato. La Fp Cgil non ha, pertanto, sottoscritto la pre-intesa del fondo del salario accessorio 2025 nell’ambito del contratto decentrato 2023-2025. “L’Ente – dicono la segretaria provinciale della Funzione pubblica Cgil Caterina Tusa e il coordinatore provinciale Funzioni locali Ignazio Calvaruso – continua a non dare risposte sul tema della forte carenza di organico, aggravata dal pensionamento di cinque lavoratori non sostituiti, mentre continuano a rimanere a tempo parziale circa 24 agenti di polizia municipale. Ciò comporta, nei mesi estivi, notevoli difficoltà nell’attività di vigilanza e nella sicurezza urbana, soprattutto nella località balneare di Alcamo Marina. Nello stesso tempo – proseguono – non sono state prese in considerazione le legittime richieste della progressione in deroga per coprire i posti vacanti nell’area dei funzionari, mentre permane il mancato riconoscimento della progressione di carriera agli istruttori che, da oltre 15 anni, hanno maturato e messo in campo competenza ed esperienza. Così come risulta del tutto disattesa la legittima aspettativa degli addetti del reparto dei controlli specialistici di avere riconosciuta l’ indennità di servizio esterno di vigilanza che viene, invece, erogata a questa categoria di operatori della polizia municipale nella maggior parte dei comuni del trapanese”. Tra i diritti non garantiti anche i ritardi nei pagamenti trimestrali, come previsto dal contratto decentrato integrativo e fermi dal 31 dicembre 2024, per le indennità di turnazione, per la reperibilità e per il servizio di vigilanza esterna. “La polizia municipale di Alcamo – dice la segretaria Tusa – continua a essere mortificata nel ruolo e nella professionalità. Fino a oggi i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono stati calpestati e le richieste ignorate, ma ci batteremo per il rispetto delle regole e dei Contratti”.

Lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della polizia municipale di Alcamo si farà il prossimo 8 settembre.
A proclamare la giornata di sciopero è la Funzione pubblica Cgil che rivendica, tra le altre cose, il diritto dei dipendenti all’incremento dell’orario di lavoro settimanale e alla trasformazione del rapporto di lavoro da part time a full time.
La decisione di indire la protesta fa seguito a due incontri tenuti con l’Amministrazione comunale, nel corso dei quali non è stata accolta nessuna delle richieste avanzate dal Sindacato. La Fp Cgil non ha, pertanto, sottoscritto la pre-intesa del fondo del salario accessorio 2025 nell’ambito del contratto decentrato 2023-2025.
“L’Ente – dicono la segretaria provinciale della Funzione pubblica Cgil Caterina Tusa e il coordinatore provinciale Funzioni locali Ignazio Calvaruso – continua a non dare risposte sul tema della forte carenza di organico, aggravata dal pensionamento di cinque lavoratori non sostituiti, mentre continuano a rimanere a tempo parziale circa 24 agenti di polizia municipale. Ciò comporta, nei mesi estivi, notevoli difficoltà nell’attività di vigilanza e nella sicurezza urbana, soprattutto nella località balneare di Alcamo Marina. Nello stesso tempo – proseguono – non sono state prese in considerazione le legittime richieste della progressione in deroga per coprire i posti vacanti nell’area dei funzionari, mentre permane il mancato riconoscimento della progressione di carriera agli istruttori che, da oltre 15 anni, hanno maturato e messo in campo competenza ed esperienza. Così come risulta del tutto disattesa la legittima aspettativa degli addetti del reparto dei controlli specialistici di avere riconosciuta l’ indennità di servizio esterno di vigilanza che viene, invece, erogata a questa categoria di operatori della polizia municipale nella maggior parte dei comuni del trapanese”.
Tra i diritti non garantiti anche i ritardi nei pagamenti trimestrali, come previsto dal contratto decentrato integrativo e fermi dal 31 dicembre 2024, per le indennità di turnazione, per la reperibilità e per il servizio di vigilanza esterna.
“La polizia municipale di Alcamo – dice la segretaria Tusa – continua a essere mortificata nel ruolo e nella professionalità.
Fino a oggi i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono stati calpestati e le richieste ignorate, ma ci batteremo per il rispetto delle regole e dei Contratti”.

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