sabato 20 Settembre 2025

Quando il cibo diventa elisir di lunga vita: i Sicani aprono le porte ai segreti della longevità

C’è un territorio in Sicilia dove i bisnonni raccontano ancora storie ai pronipoti, dove l’età di cent’anni non è un’eccezione ma quasi una tradizione di famiglia. È la terra dei Sicani, dove ogni piatto servito in tavola custodisce un segreto millenario e ogni sagra paesana diventa una lezione di vita lunga e sana.Qui, tra borghi arroccati e vallate dorate dal grano, nasce “Le Vie del Cibo della Lunga Vita”, un progetto che ha il sapore di una scoperta scientifica e il profumo delle ricette tipiche. Un viaggio nel gusto che parte da un dato straordinario: in questi piccoli centri i centenari sono oltre quattro volte più numerosi che nel resto d’Italia. Non è un caso, è il risultato di una saggezza alimentare tramandata di generazione in generazione.L’estate sicana si è accesa con un calendario di eventi che trasforma ogni paese in un laboratorio del gusto a cielo aperto. Non semplici sagre, ma vere e proprie tappe di un itinerario che svela perché qui si vive più a lungo e meglio che altrove.Il progetto è iniziato tra i calchi dorati del Teatro Pirandello ad Agrigento con il 78° Congresso Assoenologi. Da lì, il percorso si è snodato lungo le coste di Siculiana Marina, dove il “Mercato di Kalat di Terra e di mare” racconta l’incontro perfetto tra i frutti della terra e i tesori del Mediterraneo.Luglio ha regalato momenti che sanno di eternità, tra le antiche mura dell’Abbazia di Santa Maria del Bosco a Contessa Entellina, il “Terre Sicane Wine Fest” ha fatto danzare i migliori vini locali in un’atmosfera che sembrava uscita da una fiaba medievale. Il Giardino della Memoria di Cattolica Eraclea è divenuto in un tripudio di colori e sapori con la “Sagra dei Frutti della Terra”, dove ogni ortaggio e ogni frutto portavano con sé la storia di questa terra generosa.Il gran finale di luglio è arrivato a Cianciana, dove la celebrazione del “Raccolto dei grani antichi, cereali e legumi” ha onorato quelle varietà dimenticate che rappresentano il vero oro di questo territorio. Grani che i nonni chiamavano per nome, come vecchi amici, e che oggi la scienza riconosce come alleati preziosi della longevità.Agosto è esploso con tre appuntamenti. Burgio si è svegliata con l’aroma inconfondibile della “Sagra dei virginiddri”, quei piccoli capolavori della cucina povera che racchiudono in ogni boccone la filosofia del “niente si butta, tutto si trasforma” che caratterizza l’alimentazione di chi vive cent’anni.Santo Stefano Quisquina ha aperto le porte della sua Villa Comunale per “Gli antichi e autentici sapori della Quisquina”, un evento che ha reso le strade del paese un grande convivio, dove ogni piatto servito portava con sé la certificazione di genuinità che solo le mani esperte delle nonne sanno garantire.San Biagio Platani ha celebrato “Pitirri… Un viaggio lungo le vie del tempo e del cibo” nella cornice degli Archi di Pane. Un evento che ha reso omaggio a uno degli alimenti più semplici e al tempo stesso più ricchi di significato della memoria contadina sicana, preparato secondo ricette che si perdono nella notte dei tempi.Ogni sagra rappresenta una tessera del mosaico della “Rete per la Valorizzazione Agroalimentare dei Sapori Sicani”, un circuito che coinvolgerà oltre venti manifestazioni tradizionali dell’area. Non sono semplici feste di paese, ma veri e propri laboratori viventi dove scoprire perché la dieta mediterranea, qui preservata nella sua forma più autentica, continua a stupire medici e ricercatori di tutto il mondo.Il progetto, nato dalla collaborazione tra la Società per lo Sviluppo del Magazzino Platani e l’Assessorato regionale all’Agricoltura, con il supporto scientifico del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Palermo, si inserisce perfettamente nel contesto di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e della Sicilia Regione Europea della Gastronomia 2025.È un’occasione unica per scoprire che dietro ogni centenario sicano c’è una ricetta, dietro ogni ricetta c’è una storia, e dietro ogni storia c’è il segreto di una vita vissuta pienamente, un boccone dopo l’altro.Il calendario prosegue nei prossimi mesi, perché i segreti della longevità non si svelano in un giorno solo, ma si assaporano con la pazienza di chi sa che le cose buone richiedono tempo, proprio come una vita lunga e felice.

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