lunedì 22 Settembre 2025

Erice accoglie la delegazione ucraina: un Forum per la pace e la cooperazione tra comunità

Ieri, domenica 21 settembre, in occasione della Giornata Internazionale della Pace, il Comune di Erice ha avuto il privilegio di ospitare una delegazione ucraina composta da membri del Governo, rettori universitari e sindaci, tra cui rappresentanti della città di Truscavets, con cui la nostra città ha siglato un Patto di Amicizia.L’iniziativa si inserisce nel Forum Internazionale degli Enti Locali “Ucraina – Italia”, organizzato dalla Consulta Comunale della Pace del Comune di Trapani, in collaborazione con l’associazione Sostieni Ucraina, le ONG Friends of Ukraine International Partnership Fund e Dobrobat, il Congresso Nazionale delle Associazioni Ucraine in Italia, con il sostegno del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani.Il Forum si è svolto in due giornate: il 20 settembre a Trapani, nella Sala Sodano di Palazzo D’Alì, con l’incontro “Popoli oltre confini”, e il 21 settembre a Erice, nell’Auditorium del Polo Museale Cordici, con la conferenza “Popoli oltre confini e unità di intenti”.La giornata di ieri ha alternato momenti di confronto istituzionale, dialogo culturale e proposte operative per lo sviluppo sostenibile dei territori. La delegazione ha avuto l’occasione di approfondire modalità concrete di collaborazione, consolidando relazioni tra sindaci, università, enti locali e comunità italiane e ucraine.Durante le due giornate, sono stati inoltre siglati nuovi patti di amicizia tra vari Comuni della provincia di Trapani e Comuni ucraini, rafforzando così il legame tra le comunità e promuovendo progetti condivisi nei settori sociale, culturale ed educativo.La manifestazione ha rappresentato un’occasione concreta di dialogo e cooperazione tra le comunità ucraine e i comuni italiani, con l’obiettivo di rafforzare partenariati, promuovere la ricostruzione dei territori colpiti dalla guerra e sostenere lo sviluppo sociale, culturale ed economico. Tra i temi trattati: la collaborazione tramite patti di amicizia, lo sviluppo di infrastrutture e servizi sociali, l’attrazione di investimenti sostenibili e la realizzazione di progetti congiunti in ambito culturale, educativo e giovanile.

Daniela Toscano, Sindaca di Erice«La visita della delegazione ucraina ad Erice è stata per la nostra città un momento di grande valore. Non si è trattato di un gesto simbolico: abbiamo avuto la possibilità di costruire legami concreti, di ascoltare esperienze dirette e di progettare insieme iniziative per la pace e lo sviluppo sostenibile. La guerra in Ucraina ci ricorda quanto sia fragile la pace, ma anche quanto sia fondamentale l’impegno quotidiano delle comunità locali. I legami tra città, università e istituzioni possono diventare strumenti concreti per offrire speranza e prospettive ai cittadini, soprattutto ai giovani. Ringraziamo l’associazione Sostieni Ucraina e siamo orgogliosi che Erice possa contribuire a questo percorso, consolidando rapporti che vanno oltre i confini nazionali e affermando il ruolo della cooperazione locale come pilastro della pace».

Carmela Daidone, Assessora con delega ai Servizi Sociali«Ospitare la delegazione ucraina ha significato per noi mettere al centro le persone e le comunità, ascoltare bisogni e proposte concrete e lavorare insieme per dare speranza a chi sta ricostruendo la propria vita dopo la guerra. La pace non è solo assenza di conflitto, ma costruzione quotidiana di legami solidi, sostegno reciproco e opportunità per i più giovani. Il nostro impegno come amministrazione è che queste relazioni non restino solo parole, ma si traducano in progetti tangibili che possano migliorare la vita dei cittadini e delle comunità coinvolte».

Rossella Cosentino, Assessora con delega alla Cultura e Internazionalizzazione«La cultura e l’internazionalizzazione sono strumenti essenziali per costruire ponti tra comunità e rafforzare la pace. Accogliere la delegazione ucraina ci ha permesso di condividere esperienze, conoscere le sfide e le aspirazioni dei nostri partner e immaginare insieme iniziative che vadano oltre i confini nazionali. È fondamentale che il dialogo si traduca in scambi culturali, educativi e giovanili concreti, perché solo così possiamo trasformare la collaborazione in opportunità reali per le persone e per i territori».

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