martedì 28 Ottobre 2025

Sopralluogo della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale – VIA e VAS, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), questa mattina nel porto di Castellammare del Golfo. La verifica tecnica riguarda il progetto di “potenziamento delle opere marittime esistenti per la messa in sicurezza e il prolungamento della diga foranea del porto di Castellammare del Golfo”. All’ispezione erano presenti il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto, il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Ancona e l’assessore ai lavori pubblici Giovanni D’Aguanno con rappresentanti del dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, della soprintendenza per i Beni culturali e Ambientali della Regione siciliana, della soprintendenza di Trapani, della capitaneria di porto di Castellammare del Golfo e di tutti gli enti coinvolti. L’ingegnere Giancarlo Teresi, responsabile unico del procedimento (RUP) per conto del dipartimento regionale delle Infrastrutture, con i progettisti dei lavori, ha fornito le spiegazioni tecniche alla commissione ministeriale. Durante la visita, la commissione ministeriale ha effettuato verifiche tecniche e ambientali in relazione alle istanze e alle integrazioni richieste dallo stesso MASE, nell’ambito dell’iter istruttorio volto all’acquisizione di tutti i pareri necessari all’avvio dei lavori. L’intervento, gestito proprio dal dipartimento regionale delle Infrastrutture, è affidato al consorzio Infra.Tech S.c.ar.l., che si occupa della progettazione esecutiva, del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e della realizzazione delle opere. Il progetto prevede un investimento complessivo di € 9.268.587,14, finanziato con le risorse del POC Sicilia, e coinvolge anche le società di ingegneria Duomi e MADA Engineering. L’opera mira alla messa in sicurezza delle infrastrutture portuali, con particolare riferimento al prolungamento e completamento del muro paraonde della diga foranea, essenziale per la protezione del porto e per il miglioramento della sicurezza della navigazione e delle attività marittime. «La visita della commissione ministeriale è importante perché la verifica della necessità dell’intervento di messa in sicurezza del nostro porto è un passo avanti nel percorso di definizione di una struttura nevralgica per Castellammare, ferma da troppo tempo e in condizioni di ammaloramento -dice il sindaco Giuseppe Fausto- Con il completamento del muro paraonde e il prolungamento della diga foranea, potremo finalmente garantire maggiore sicurezza e protezione. L’assessorato regionale alle Infrastrutture ha già avviato un’interlocuzione positiva con la commissione, e come amministrazione comunale continueremo a esercitare la nostra moral suasion affinché i lavori possano iniziare al più presto. Siamo fiduciosi che l’obiettivo di messa in sicurezza possa essere raggiunto entro un anno» «Il sopralluogo ministeriale di oggi rappresenta un passo decisivo nel percorso di riqualificazione del porto, infrastruttura indispensabile, come il depuratore, per lo sviluppo economico turistico e-conclude il sindaco Giuseppe Fausto- marittimo del territorio».

Sopralluogo della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale – VIA e VAS, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), questa mattina nel porto di Castellammare del Golfo.La verifica tecnica riguarda il progetto di “potenziamento delle opere marittime esistenti per la messa in sicurezza e il prolungamento della diga foranea del porto di Castellammare del Golfo”. All’ispezione erano presenti il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto, il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Ancona e l’assessore ai lavori pubblici Giovanni D’Aguanno con rappresentanti del dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, della soprintendenza per i Beni culturali e Ambientali della Regione siciliana, della soprintendenza di Trapani, della capitaneria di porto di Castellammare del Golfo e di tutti gli enti coinvolti. L’ingegnere Giancarlo Teresi, responsabile unico del procedimento (RUP) per conto del dipartimento regionale delle Infrastrutture, con i progettisti dei lavori, ha fornito le spiegazioni tecniche alla commissione ministeriale. Durante la visita, la commissione ministeriale ha effettuato verifiche tecniche e ambientali in relazione alle istanze e alle integrazioni richieste dallo stesso MASE, nell’ambito dell’iter istruttorio volto all’acquisizione di tutti i pareri necessari all’avvio dei lavori.L’intervento, gestito proprio dal dipartimento regionale delle Infrastrutture, è affidato al consorzio Infra.Tech S.c.ar.l., che si occupa della progettazione esecutiva, del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e della realizzazione delle opere. Il progetto prevede un investimento complessivo di € 9.268.587,14, finanziato con le risorse del POC Sicilia, e coinvolge anche le società di ingegneria Duomi e MADA Engineering.L’opera mira alla messa in sicurezza delle infrastrutture portuali, con particolare riferimento al prolungamento e completamento del muro paraonde della diga foranea, essenziale per la protezione del porto e per il miglioramento della sicurezza della navigazione e delle attività marittime.«La visita della commissione ministeriale è importante perché la verifica della necessità dell’intervento di messa in sicurezza del nostro porto è un passo avanti nel percorso di definizione di una struttura nevralgica per Castellammare, ferma da troppo tempo e in condizioni di ammaloramento -dice il sindaco Giuseppe Fausto- Con il completamento del muro paraonde e il prolungamento della diga foranea, potremo finalmente garantire maggiore sicurezza e protezione. L’assessorato regionale alle Infrastrutture ha già avviato un’interlocuzione positiva con la commissione, e come amministrazione comunale continueremo a esercitare la nostra moral suasion affinché i lavori possano iniziare al più presto. Siamo fiduciosi che l’obiettivo di messa in sicurezza possa essere raggiunto entro un anno».«Il sopralluogo ministeriale di oggi rappresenta un passo decisivo nel percorso di riqualificazione del porto, infrastruttura indispensabile, come il depuratore, per lo sviluppo economico turistico e-conclude il sindaco Giuseppe Fausto- marittimo del territorio».

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