Svolta rapida nelle indagini sull’incendio che ha colpito la “Pescheria Crimi” nel centrale mercato ittico di Piazza del Popolo a Marsala la notte dello scorso 12 ottobre. Su richiesta della Procura della Repubblica di Marsala, il G.I.P. ha emesso un’ordinanza di misura cautelare per due soggetti del luogo, ora sottoposti agli arresti domiciliari con sorveglianza elettronica. I due indagati, fratelli marsalesi, di cui non sono state rese note le generalità, dovranno rispondere del reato di tentato incendio (artt. 56 e 423 c.p.) per aver causato il danneggiamento dei locali commerciali.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura e condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R., ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in meno di un mese. La ricostruzione dei fatti indica che i due avrebbero reperito benzina in un’area carburanti, per poi raggiungere il mercato ittico in bicicletta. A volto travisato, si sarebbero introdotti all’interno e avrebbero appiccato le fiamme al bancone del pesce, in un contesto di estrema pericolosità data la vicinanza a palazzi abitati e a bombole del gas.
Determinante per l’identificazione è stata la tempestiva analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza presenti in prossimità del luogo del reato e nelle vie limitrofe. Le indagini preliminari sul caso sono tuttora in corso per ricostruire il movente.
VIDEO- Tentativo di incendio “Pescheria Crimi”, i Carabinieri arrestano due fratelli marsalese e indagano sul movente
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