martedì 25 Novembre 2025

“Questo non è amore”: la campagna permanente della Polizia di Stato. Istituzioni e giovani insieme per ricordare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione legati alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ieri pomeriggio, nell’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza, si è tenuto il seminario dal titolo “La violenza che non ti aspetti. Revenge porn. Aspetti tecnici e deontologici“, organizzato dalla Questura di Catania, in sinergia con l’Ordine degli Avvocati, con il Comitato Pari Opportunità del predetto ordine e con l’Università. A moderare l’incontro è stato l’avvocato Jessica Gualtieri, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Catania. Ad introdurre il tema dell’incontro la prof.ssa Mariagrazia Militello, docente di diritto del lavoro e diritto antidiscriminatorio, focal point per le pari opportunità del Dipartimento di Giurisprudenza. Dopo i saluti istituzionali del prof. Salvatore Zappalà, direttore del Dipartimento, del dr. Giuseppe Bellassai, Questore di Catania, dell’avvocato Antonino Distefano, presidente dell’Ordine degli Avvocati e dell’avvocato Denise Caruso, presidente del Comitato Pari Opportunità del predetto ordine, si è dato l’avvio ai lavori con gli interventi dei relatori. Sono intervenuti il Primo Dirigente della Polizia di Stato dott. Marcello La Bella, dirigente del Centro Operativo di Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale di Catania, il Primo Dirigente della Polizia di Stato dott. Salvatore Montemagno, dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catania, la prof.ssa Valeria Scalia, ordinario di diritto penale e criminologia presso il Dipartimento di Giurisprudenza, la dott.ssa Marisa Scavo, già Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Catania, l’Avv. Ignazio Danzuso, Vice Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catania, e la dott.ssa Sonia Mazzeppi, dirigente psicologico dell’ASP. Magistrati, docenti universitari, dirigenti della Polizia di Stato, avvocati e psicologi hanno analizzato il fenomeno della violenza di genere sotto vari profili, evidenziando il ruolo preminente della prevenzione ed esaminando gli strumenti di tutela delle vittime messi a disposizione dal legislatore. Il focus dell’incontro ha riguardato il tema del cd. revenge porn, cioè la diffusione non consensuale di immagini o video intimi, fenomeno in costante aumento, favorito dalla rapidità con cui i contenuti possono essere condivisi online. Nel corso del dibattito è emersa l’importanza di intervenire a monte, nello specifico, sull’educazione affettiva e digitale nelle scuole, sulla formazione degli adulti e sulla maggiore responsabilizzazione di chi usa i social e le piattaforme di messaggistica. Contrastare il revenge porn non significa soltanto punire i colpevoli, ma promuovere una cultura del consenso e del rispetto, indispensabile in un mondo in cui la nostra vita passa sempre più attraverso le immagini e la rete. Il Questore di Catania ha sottolineato l’importanza decisiva dell’ascolto delle vittime di violenza, anche in relazione alla necessità di un ambiente protetto dove esse siano accolte, in assoluta sicurezza e riservatezza, per parlare, raccontare e denunciare, assistite da un’équipe specializzata di poliziotti della Divisione Polizia Anticrimine. Il Questore ha lanciato un appello rivolto a tutti: “alle vittime di questi reati e a quanti sono a conoscenza di situazioni di violenza e di pericolo che riguardano altre persone dico: fatevi avanti, la Polizia di Stato è pronta ad ascoltarvi, a starvi accanto e ad agire tempestivamente, senza mai giudicarvi. Al riguardo voglio sottolineare l’efficacia della misura di prevenzione dell’ammonimento, un provvedimento amministrativo che fornisce alla vittima una tutela rapida e anticipata rispetto all’instaurazione e definizione del procedimento penale”. Questa mattina, nella splendida cornice di piazza Università, la Questura di Catania, insieme all’Ordine degli Avvocati, con la collaborazione del Comune di Catania, ha programmato un momento di incontro con la cittadinanza e gli studenti delle scuole catanesi. In piazza è stato allestito un punto d’informazione e divulgazione mediante uno stand e il camper della campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è Amore“. Le poliziotte e i poliziotti della Divisione Anticrimine hanno incontrato numerose persone alle quali sono stati forniti consigli utili e le indicazioni da seguire quando si è a conoscenza di casi di violenza o si è direttamente coinvolti in tali situazioni. La manifestazione, condotta dalla giornalista Valeria Maglia, è stata scandita da diverse attività, tra cui la dimostrazione pratica delle tecniche di difesa personale, con il maestro Maurizio Fichera, responsabile regionale del progetto autodifesa MGA Fijlkam donna, dell’associazione sportiva “Karate Wado Ryu Academy”. Presenti anche i maestri Luigi Musumeci, Gerardo Villani e Cinzia Grisiglione, che hanno presentato alcune tecniche di autodifesa per trasformare la paura in forza. Nel corso della mattinata a catturare l’attenzione dei tanti cittadini, curiosi e anche qualche turista l’esibizione degli allievi del Liceo Musicale “Angelo Musco” di Catania che hanno proposto un medley di arrangiamenti musicali, particolarmente apprezzati. L’evento ha visto la partecipazione di tanti giovani di diversi istituti scolastici catanesi: Liceo “Boggio Lera”, Convitto Nazionale “Cutelli”, Istituto superiore “De Felice-Giuffrida”, Liceo artistico “E. Greco”, Liceo “Lombardo-Radice”, Liceo Scientifico e Linguistico “Principe Umberto”, Liceo classico “N. Spedalieri”, Istituto superiore “Vaccarini”, Liceo musicale “Musco”, ente di formazione Eris. Gli studenti catanesi hanno partecipato ad un flah mob per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza di genere, con la coreografia curata da Fia Distefano, insegnante del “Musco” e le musiche proposte dal gruppo di percussioni del “Musco”, guidato dai professori Cannavò e Zarbano. Molti ragazzi hanno voluto condividere le loro opinioni su cosa non deve essere considerato amore, lasciando i loro pensieri su alcuni bigliettini colorati che hanno collocato sul camper della Polizia.

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