mercoledì 26 Novembre 2025

Catania. Prevenzione e contrasto alla violenza di genere: la Polizia di Stato illustra agli studenti del Liceo Verga di Adrano metodi e strumenti per le vittime

Prevenzione, dialogo e denuncia. Sono state queste le parole d’ordine che hanno caratterizzato l’incontro formativo tenuto dagli agenti della Polizia di Stato al Liceo Ginnasio Statale “Giovanni Verga” di Adrano, nell’ambito delle iniziative promosse dalla Questura di Catania per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Agli studenti delle classi terze e quarte del liceo, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno ricordato i metodi da mettere in pratica senza esitazione quando si è a conoscenza, direttamente o indirettamente, di casi di soprusi verbali, psicologici e fisici ed hanno illustrato gli strumenti legislativi che è possibile attivare per contrastare efficacemente le diverse forme di violenza di genere. La speciale lezione è stata strutturata in diversi momenti per alternare aspetti tecnici, momenti di riflessione e di interazione con i ragazzi. All’incontro, voluto dalla Dirigente e dai docenti del liceo, ha partecipato anche una delegazione di donne della FIDAPA che hanno illustrato le iniziative intraprese dalla federazione a sostegno delle vittime di genere. Per quanto concerne le attività poste in essere dalla Polizia di Stato, il Dirigente del Commissariato di Adrano, il Vice Questore Dott. Vincenzo Sangiorgio, ha spiegato le azioni portate avanti al fianco delle vittime che con coraggio si rivolgono alle forze di Polizia per mettere fine alla spirale di violenza. Non a caso, all’incontro con i ragazzi hanno partecipato due poliziotti del Commissariato che, quotidianamente, sono impegnati in settori, come l’Ufficio Denunce e l’Ufficio Misure di Prevenzione, che rappresentano la prima linea del contrasto alla violenza di genere. A tal proposito, il Dirigente ha effettuato una panoramica della problematica, ponendo l’accento su quei comportamenti “spia” che costituiscono un vero e proprio campanello d’allarme. Spesso, questi atteggiamenti possono essere percepiti anche dalle persone vicine alla vittima, come familiari e amici, il cui contributo può risultare decisivo nella repressione del fenomeno, spingendo la vittima a farsi avanti, a intraprendere un dialogo con le forze di Polizia, in modo da squarciare quel velo di silenzio che spesso copre storie di maltrattamenti, revenge porn o atti persecutori. Per questo, i ragazzi sono stati invitati a stare sempre in guardia, a stare vicino a chi vive situazioni di difficoltà, spronandoli ad aprirsi al dialogo con le famiglie e con gli insegnanti, rivolgendosi ad appositi centri antiviolenza, sottolineando come le porte del Commissariato sono sempre aperte anche soltanto per una semplice segnalazione che potrebbe rivelarsi fondamentale per attivare tempestivamente tutte le procedure, scongiurando rischi e pericoli concreti per la potenziale vittima. Gli alunni, particolarmente attenti, hanno fornito alcuni quesiti sugli strumenti a disposizione per fronteggiare il problema. In questo senso, i poliziotti hanno illustrato le azioni concrete che vengono sviluppate, sin dal primo contatto con la vittima fino alla trattazione del caso e alle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria. Inoltre, il Dirigente del Commissariato si è soffermato, con esempi concreti, su alcuni importanti punti della normativa del Codice Rosso, facendo un riferimento anche alla misura di prevenzione dell’Ammonimento del Questore, un provvedimento amministrativo che fornisce alla vittima una tutela rapida e anticipata rispetto all’instaurazione e definizione del procedimento penale. Vista l’età dei ragazzi, è stato evidenziato come è possibile segnalare singole vicende, anche in forma anonima, attraverso l’applicazione “YouPol” messa a disposizione dalla Polizia di Stato, quale strumento di prossimità digitale. L’app può essere scaricata gratuitamente in tutti gli smartphone e attivata in modo semplice e sicuro. La proficua “lezione” al Liceo Verga di Adrano, oltre a sensibilizzare i ragazzi su un tema di stretta attualità, ha contribuito alla promozione della cultura della legalità che si manifesta anche in un solido rapporto di fiducia e di reciproco rispetto tra forze di Polizia, istituzioni e cittadini, a cominciare proprio dai più giovani.

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