“Siamo soddisfatti della sentenza, il Giudice del Lavoro ha riconosciuto la fondatezza delle argomentazioni della nostra organizzazione e condannato il comportamento della Segesta autolinee”, affermano il segretario generale Fit Cisl Sicilia Dionisio Giordano e il segretario regionale Fit Cisl autoferrotranvieri Davide Traina. I sindacalisti aggiungono: “una vittoria importante che impone una serie di riflessioni sul diritto alla mobilità dei cittadini siciliani, che non può essere ostaggio di monopoli ed oligarchie che individuano nel rispetto delle regole normative e contrattuali, un fastidioso ostacolo al mantenimento di rendite e privilegi”. E proseguono i due sindacalisti, ” l’auspicio era che l’aggiudicazione delle gare del trasporto pubblico su gomma riducesse le fragilità di un sistema vecchio e frammentato in circa 80 aziende ma nei fatti a beneficio di pochi stakeholders. Invece, cosi’ come stabilito dal Giudice del lavoro con la sentenza del 22 novembre, i comportamenti della Segesta autolinee sono rimasti immutati e anti sindacali in particolare con riferimento ai turni di lavoro, al nastro lavorativo, al numero ed alla durata degli intervalli, alla corretta rotazione fra lavoratori e dei riposi compensativi ed alla omessa informazione e consultazione delle parti sociali”. Dalla Fit concludono: “La Regione siciliana deve incrementare la vigilanza che deve essere estesa al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e degli utenti, del contratto collettivo nazionale di lavoro e dei requisiti previsti nei bandi di gara. Se la nascita dei Consorzi in Sicilia era annunciata quale soluzione ai problemi della mobilità di cittadini, studenti, lavoratori e turisti, al momento il cambio di passo non lo stiamo registrando. Circolano mezzi obsoleti, saltano corse , i disservizi sono continui e i lavoratori sono spesso costretti spesso a lavorare con le modalità che la sentenza sulla Segesta autolinee, ha ampiamente riconosciuto. Stamani e’ previsto un incontro in IV Commissione all’ Ars proprio sul trasporto pubblico extraurbano, l’auspicio è che non si tratti di un estemporaneo confronto tra le parti istituzionali, politiche, datoriali e sindacali, ma sia invece un preciso richiamo del parlamento e del governo regionale alle aziende riunite in consorzi, di incrementare l’efficienza del servizio e di rispettare regole, contratti e condizioni di lavoro, anche revocando gli affidamenti alle società negligenti”.
Fit Cisl Sicilia su ricorso ex art. 28 avverso Segesta autolinee: “apprendiamo con grande soddisfazione la decisione del Giudice del Lavoro, riconosciuto il comportamento antisindacale della società e la piena legittimità della nostra azione”
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