Il futuro del porto di Trapani è stato al centro di un acceso dibattito in Consiglio Comunale straordinario. Riuniti a Palazzo Cavarretta, il sindaco Giacomo Tranchida (clicca qui per l’intervista), deputati regionali ed operatori portuali hanno formalizzato una richiesta unitaria alle istituzioni superiori: un cronoprogramma chiaro e vincolante per completare i dragaggi e sbloccare gli investimenti.
Al centro della polemica la situazione critica dei fondali, con un pescaggio fermo a soli 8 metri, insufficiente per le esigenze del traffico mercantile moderno. La tensione è stata alimentata dalla denuncia di Gaspare Panfalone (ASAMAR Sicilia) ( clicca qui per l’intervista), il quale ha sottolineato un’evidente disparità: l’Autorità di Sistema Portuale avrebbe destinato quasi il 90% di oltre un miliardo di euro a Palermo, lasciando Trapani con interventi incompleti, in particolare sulle banchine Isolella e Ronciglio.
La seduta si è conclusa con la proposta di un Ordine del Giorno che impegna il Comune a chiedere:
– Raggiungimento di un pescaggio operativo di almeno 9,5 metri su Isolella e 10 metri su Ronciglio Est.
– Un rapporto aggiornato sulla funzionalità delle banchine e chiarimenti sul nuovo ponte a campata unica.
– L’istituzione di un Tavolo Permanente di Confronto tra tutte le istituzioni e gli operatori per monitorare l’avanzamento dei lavori.
Il testimone passa ora alle istituzioni, con i primi incontri fissati già per il 9 e 12 dicembre, nel tentativo di tradurre in atti concreti la ritrovata unità politica della città. L’obiettivo dichiarato è fare del 5 dicembre 2025 la data di svolta per il rilancio definitivo dello scalo trapanese.
Interviste- Trapani. Consiglio comunale straordinario sul futuro del porto: amministrazione, forze politiche e operatori portuali uniti per il suo rilancio
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