“Saline di Sicilia”: dentro il progetto ora c’è un intero territorio che vuole scommettere sul rapporto uomo-natura per costruire il proprio futuro. Dunque, non più solo le saline e le aree “core” già tutelate, ma anche i centri urbani e l’aeroporto di Trapani Birgi che, volendo assumere il ruolo di porta d’accesso privilegiata, ha accettato di impegnarsi in un deciso percorso di decarbonizzazione e sostenibilità. Così oggi, presso il salone della Camera di commercio di Trapani pieno come non mai, il Comitato promotore della candidatura delle Saline di Sicilia al riconoscimento MaB Unesco di “Riserva della Biosfera” ha approvato la nuova perimetrazione dell’area, ha completato il dossier della candidatura e lo ha presentato al pubblico .“Nel corso di tutto quest’anno – ha spiegato Giuseppe Pace, commissario straordinario della Camera di commercio di Trapani e presidente di Unioncamere Sicilia – attraverso centinaia di tavoli tecnici e di incontri con la gente che ha volentieri risposto ai nostri questionari, siamo riusciti a costruire un percorso partecipato da tutte le istituzioni, le associazioni, le imprese e le comunità locali. E’ nata una candidatura ‘di territorio’ dai contenuti condivisi, che individua e sceglie tre pilastri su cui costruire il futuro della Riserva della Biosfera: conservazione e tutela della natura, sviluppo sostenibile e promozione del territorio, dei suoi tesori e delle attività tipiche, nonché supporto logistico. Sono sempre di più i protagonisti che aderiscono all’iniziativa, dai salinari all’università, dal mondo della cultura alle imprese, ma soprattutto è da evidenziare l’entusiasmo dei giovani che vedono in questa iniziativa una opportunità concreta per il loro sviluppo professionale”. Il prossimo passo sarà quello di definire la governance di gestione della Riserva, quello successivo sarà la presentazione ufficiale del dossier al ministero dell’Ambiente da parte del Comitato promotore, che è composto da Regione siciliana, Camera di commercio di Trapani, Libero consorzio di Trapani, Comuni di Trapani, Marsala, Misiliscemi e Paceco, e Wwf. Proprio la Regione, per voce dell’assessora all’Ambiente, Giusi Savarino, ha assicurato la propria presenza a Roma per sostenere la candidatura: “Il governo Schifani – ha detto Savarino – si è particolarmente distinto per l’impegno a favore dell’ambiente e proprio nella Finanziaria in corso di esame all’Ars abbiamo inserito nuovi fondi per parchi e riserve e speriamo di riuscire anche a dare copertura a tutti i 245 progetti di parchi urbani pervenuti”. Dunque, in caso di riconoscimento Unesco, anche le Saline di Sicilia potranno contare sul supporto della Regione che, sotto il profilo dello sviluppo delle imprese e dell’economia turistica, arriverà anche dall’assessorato Attività produttive, come ha fatto sapere l’assessore Edy Tamajo. Mentre il deputato regionale del Pd, Dario Safina, ha auspicato che il progetto nella sua evoluzione trovi il modo di integrarsi anche con lo sviluppo programmato del porto di Trapani. Ha garantito il proprio supporto anche Cristina Ciminnisi, deputata regionale del M5S: “Il percorso avviato per il riconoscimento delle Saline di Sicilia come Area della Biosfera Unesco è pienamente coerente con l’impegno politico e istituzionale che da tempo porto avanti, volto alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio e delle nostre straordinarie bellezze naturali, intese come patrimonio identitario e come leva di uno sviluppo responsabile, sostenibile e duraturo per i territori”. Il coordinatore scientifico della candidatura, Giorgio Andrian, si è rivolto particolarmente ai giovani e ha evidenziato loro come “il percorso aggancerà questo territorio al resto del mondo” aspirando all’impatto positivo che assicura un riconoscimento Unesco in tutte le località del mondo che l’hanno già ottenuto: in media +14% di turisti nel 2024. E l’esperto Luca Dalla Libera, dopo avere riassunto l’intero lavoro svolto nel 2025 che ha consentito al Comitato di elaborare la strategia, ha annunciato che l’impegno nel 2026 sarà quello di individuare “azioni bandiera” che chiariscano al ministero su quali settori la comunità intenda puntare per garantire uno sviluppo permanente dell’area. I successivi interventi hanno confermato la volontà di un complessivo impegno del territorio ad assumere un ruolo attivo a sostegno della candidatura.
Interviste- Saline di Sicilia, parte il dossier finale della candidatura al MaB Unesco
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