San Michele di Ganzaria ha vissuto, nella serata del 22 dicembre 2025, un momento di straordinaria intensità collettiva con la prima edizione della “Gnignaredia Vivente”, un evento che ha saputo unire comunità, tradizione e identità in un’atmosfera sospesa nel tempo.Organizzata dal Comune di San Michele di Ganzaria, dall’Associazione EMA – Eventi Musica e Arte, con la direzione artistica di Rosanna Alberghina, supporto organizzativo di Flavia Diletto e Luciana Spagnolo, e alla collaborazione preziosa e costante di Salvatore Di Fazio, che hanno lavorato con dedizione dietro le quinte per dare vita a questo progetto.La manifestazione ha trasformato il quartiere Carmine in quadri viventi, i suggestivi ruderi del Castello Gravina in un presepe vivente autentico e profondamente evocativo. Odori antichi, luci soffuse, silenzi rispettosi e ambientazioni fedeli alla memoria storica hanno accompagnato i visitatori in un percorso capace di parlare al cuore.La “Gnignaredia Vivente” ha dato nuova voce alla storica novena di Natale sammichelese, rievocando attraverso quadri viventi le quartine del canto popolare che raccontano il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme. Un vero e proprio viaggio nel tempo, arricchito dalla presenza degli antichi mestieri, dei “curtigghi”, delle degustazioni di prodotti tipici e dalla partecipazione sentita di figuranti e volontari.Momento di grande suggestione è stata la Natività vivente ai ruderi del Castello Gravina, impreziosita dal clima silenzioso e raccolto e dai canti della tradizione siciliana riprodotti in filodiffusione dal duo Bellamorèa, formato dai fratelli Emanuele e Francesco Bunetto, che hanno accompagnato il pubblico in un omaggio musicale autentico e profondo al paese e alla sua identità.“La Gnignaredia Vivente è stata un grande gesto corale, nato dall’amore per San Michele di Ganzaria e per le sue tradizioni – ha affermato Rosanna Alberghina. Ringrazio tutte le associazioni coinvolte, agli abitanti del quartiere, al Sindaco Danilo Parasole e a tutta l’Amministrazione comunale, ai Vigili Urbani, alla Protezione Civile, al servizio audio-luci, ai volontari instancabili e a tutti coloro che, con impegno, passione e spirito di servizio, hanno contribuito alla perfetta riuscita dell’evento – conclude – grazie a chi ha lavorato dietro le quinte, ai servizi di supporto, ai Bellamorèa per l’intensità del loro canto e a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Questa prima edizione ha dimostrato che, uniti, possiamo trasformare la memoria in emozione viva.»
“Soddisfatto dell’evento – ha detto il sindaco Danilo Parasole – ma soprattutto entusiasta del clima di serenità e gioia che si è creata durante queste giornate di preparazione di questa prima edizione della Gnignaredia Vivente”.
Un viaggio emozionante nella memoria, nella fede e nella musica della tradizione sammichelese
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