«Con l’ok all’emendamento di Forza Italia – spiega il capogruppo FI Ninni Anzalone, estensore dell’emendamento – Catania diventa apripista in Italia per archiviare finalmente la governance di secondo livello per le ex Province. Questa è la battaglia di Forza Italia e del centrodestra per porre rimedio ai danni della Legge Delrio e delle riforme di Crocetta. Ora la palla passa all’Ars che, ai sensi proprio della Legge Delrio, può subito dare seguito al nostro nuovo Statuto legiferando in tal senso. Il nostro emendamento interviene in maniera chiara: come indicato dalla Corte Costituzionale, vengono separate le figure del sindaco di Catania da quella del sindaco metropolitano, quella sovrapposizione che oggi limita l’efficacia amministrativa del ruolo. A Palazzo dei Normanni il compito di stabilire il sistema elettorale. Un ringraziamento a tutte le forze politiche del centrodestra che hanno sostenuto l’iniziativa».
«Rivolgo un apprezzamento al lavoro della squadra di Forza Italia nella Città metropolitana di Catania – aggiunge l’eurodeputato Marco Falcone, segretario provinciale FI a Catania – per l’impegno a superare un sistema che non funziona e che ha indebolito rappresentatività democratica e capacità operativa delle ex Province. Siamo da sempre per l’elezione diretta di sindaco metropolitano e dei consiglieri provinciali, lavoriamo con i nostri rappresentanti nelle istituzioni per raggiungere l’obiettivo e ridare parola alla gente». l nuovo articolo 17 dello Statuto della Città metropolitana di Catania prevede adesso che “Il Sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo, salvo procedere all’elezione diretta del sindaco metropolitano e del consiglio metropolitano, con il sistema elettorale che sarà determinato con legge regionale”.