giovedì 20 Novembre 2025

Lido Mondello. La Commissione regionale antimafia conferma che la concessione balneare alla Italo Belga va rimossa

Questa mattina a Palazzo Reale , il presidente della commissione Antimafia all’Ars, on Antonello Cracolici (clicca qui per l’intervista) ha tenuto una conferenza stampa sulla relazione approvata dalla commissione, relativamente al rischio di infiltrazioni mafiose nella gestione dei beni demaniali in concessione. Nel corso dell’evento, in riferimento al Lido Mondello, è stato affermato che la concessione balneare alla società Mondello Immobiliare Italo Belga S.A.,deve essere rimossa.
L’inchiesta è partita da una segnalazione dell’onorevole Ismaele La Vardera che, dopo aver denunciato l’installazione di strutture fisse non autorizzate, ha riferito di essere stato oggetto di “atteggiamenti aggressivi” da parte di dipendenti della società.
Le audizioni tenute dalla Commissione d’inchiesta hanno rivelato un quadro allarmante.
Il cuore delle criticità emerse non riguarda solo le assunzioni, ma l’esternalizzazione dei servizi. Il dottor Gristina, AD della Italo Belga, ha confermato che, pur avendo allontanato alcuni dipendenti stagionali dopo lo scoppio dello scandalo, gran parte delle attività essenziali del lido (manutenzione di lettini, ombrelloni, pulizia dell’arenile) sono state affidate in via esclusiva, sin dal 2022, alla società esterna G.M. Edil s.r.l.s.
Il dato più grave è che l’amministratore unico e legale rappresentante della G.M. Edil è Rosario Genova, a sua volta dipendente della Mondello Italo Belga e legato al boss Salvatore Genova.
La Commissione Antimafia evidenzia come questa operazione abbia eluso le normative sul Codice degli Appalti e dell’Art. 45-bis del Codice della Navigazione sull’affidamento a terzi, aggirando di fatto la piena verifica antimafia. L’informativa per la G.M. Edil, infatti, è stata richiesta dalla Regione solo il 27 ottobre 2025, dopo l’esposizione mediatica.
Le conclusioni della Commissione sono drastiche: quanto emerso a Mondello, uno dei lidi più significativi dell’Isola, è sintomatico di un grave rischio sistemico in Sicilia, dovuto principalmente all’omessa vigilanza e alla mancata applicazione delle cautele procedurali. Il focus si sposta ora sulla necessità di inasprire i controlli sui 3.091 concessionari attivi sul territorio regionale per evitare che l’ombrello mafioso si stenda su tutto il patrimonio demaniale.

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