sabato 22 Novembre 2025

Messina. Commemorazione del poliziotto Antonino D’Angelo: ripristinata la targa che dà il nome all’omonima scalinata

La Questura di Messina ricorda l’Appuntato delle Guardie di Pubblica Sicurezza Antonino D’Angelo, vittima del dovere, caduto il 21 novembre del 1980. Il giovane, al tempo Guardia del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, morì in un conflitto a fuoco nel corso di una rapina in banca nel quartiere messinese di Provinciale: libero dal servizio aveva deciso infatti di intervenire, perdendo la vita. Lasciò la moglie e due bimbi, Gaetano e Giovanbattista, che oggi indossano la divisa della Polizia di Stato. Promosso postumo per merito straordinario al grado di Appuntato del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, Antonino D’Angelo ottenne la Medaglia di Bronzo al Valore Civile. Nel 45° anniversario della sua morte, la Questura di Messina continua a custodirne la memoria e a commemorarne il sacrificio e l’esempio. Ieri, presso il cimitero di Itala, dove Antonino D’Angelo riposa, si è tenuto un momento di preghiera. Oggi, presso la scalinata cittadina a lui intitolata, nei pressi di largo Avignone, è stato celebrato il ripristino della targa: apposta nel 2011, alla presenza del Prefetto Antonio Manganelli, allora Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, la targa, a seguito di restauro, è stata ricollocata. In particolare, la stele in ferro battuto è stata realizzata dall’Ispettore Superiore Salvatore Mandolfo ed oggi restaurata dal figlio Francesco, Agente della Polizia di Stato, mentre la targa commemorativa in marmo è stata realizzata ex novo a cura del Comune di Messina. Nella cerimonia tenutasi stamani, durante la quale è stata scoperta la nuova targa dedicata alla memoria di Antonino D’Angelo, alla presenza dell’Alta Uniforme della Polizia di Stato, hanno preso parte, con i familiari, il Questore Annino Gargano, il Vicario del Questore Diego Trotta, il Sindaco di Messina Federico Basile ed una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, la cui sede locale, presso la caserma di polizia “Nicola Calipari”, è intitolata allo stesso D’Angelo. Il momento di preghiera è stato celebrato dall’Assistente Spirituale della Polizia di Stato Don Giovanni Ferrari. Il silenzio d’ordinanza è stato eseguito da un trombettiere della Brigata Meccanizzata Aosta.

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