Un intenso e delicato racconto generazionale girato interamente in Sicilia, con la meravigliosa performance di Aurora Quattrocchi e la rivelazione Marco Fiore.
Dopo il successo di critica al 78° Festival di Locarno, dove si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria – Cine+ e il Pardo per la migliore interpretazione femminile ad Aurora Quattrocchi, l’attesa opera prima della palermitana Margherita Spampinato, “Gioia Mia” è pronta per il grande schermo. Il film, distribuito da Fandango, sarà nelle sale a partire dall’11 dicembre. Girato interamente in Sicilia, il film mette in scena l’incontro-scontro tra due epoche e mentalità: da un lato il progresso, la velocità e la ragione del giovane Nico (interpretato da Marco Fiore), e dall’altro la lentezza, la tradizione e il senso magico-religioso della zia (la pluripremiata Aurora Quattrocchi), che vive in un antico palazzo senza tecnologia.
Nico, un bambino moderno e iperconnesso, si ritrova catapultato in un mondo “fuori dal tempo” in Sicilia, costretto a confrontarsi con una zia scorbutica e superstiziosa. Sarà il rapporto con Rosa, una sua coetanea, a fare da ponte, aiutando il ragazzo a scoprire e a comprendere quel mondo per lui inizialmente alieno.
“Gioia Mia” è attualmente impegnato in una serie di anteprime siciliane che toccheranno Trapani, Palermo e Catania dal 24 al 26 novembre, prima dell’uscita nazionale.
Interviste- “Gioia Mia”, l’opera prima premiata di Margherita Spampinato arriva al cinema l’11 dicembre: protagonisti l’iconica Aurora Quattrocchi e il piccolo Marco Fiore
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