Nell’ambito di un’attività di informazione capillare, che va avanti senza sosta attraverso la campagna “Insieme per la sicurezza”, nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha tenuto un incontro presso la sede della Cooperativa Team a San Giovanni La Punta.Riconoscere le truffe telematiche e difendersi dai raggiri nei quali si rischia di incappare navigando sul web. Sono stati questi i temi affrontati dai poliziotti del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale “Sicilia Orientale”, che hanno illustrato le tecniche più frequentemente utilizzate dai truffatori.L’incontro, orientato a fornire consigli pratici e suggerimenti utili per non cadere nei tranelli di abili truffatori, si inserisce nell’ambito della campagna di sensibilizzazione che attraverso numerose tappe, nel capoluogo etneo e nei comuni della provincia, sta riscuotendo particolare interesse e partecipazione, soprattutto tra gli anziani, che, spesso, loro malgrado, si trovano coinvolti in truffe e raggiri.I poliziotti hanno tenuto un seguitissimo focus sulle truffe on-line, in modo da fornire suggerimenti semplici ed efficaci per saper individuare i tentativi di truffa attraverso gli strumenti tecnologici, dal phishing ai nuovi vishing e smishing, dal falso trading on-line ai rischi dell’e-commerce, illustrando le tecniche sempre più sofisticate utilizzate dai malviventi per carpire la buona fede e l’attenzione delle loro vittime.Elemento centrale dell’incontro sono stati i suggerimenti che i poliziotti della Postale hanno fornito ai presenti, ricordando quei comportamenti semplici ed efficaci che consentono di mettersi al riparo da tentativi di truffa che, per fare un esempio, contemplano richieste di denaro avanzate tramite messaggi inviati sul numero di cellulare. Carpita la buona fede della vittima del raggiro, i truffatori sono in grado di agire rapidamente, giocando anche sull’aspetto emotivo, facendo allusioni al coinvolgimento in situazioni di pericolo o di necessità di familiari e parenti.È in queste circostanze che non bisogna mai cedere alle richieste, anche quando possono sembrare verosimili, chiedendo l’intervento della Polizia di Stato.Un messaggio importante che i poliziotti hanno lanciato è stato quello di non cadere nel “tranello della vergogna”. Se si è vittima di un raggiro bisogna sempre denunciare, così come non bisogna pensare che non possa capitare di incappare in subdoli tentativi di truffa. In questi casi non bisogna avere il timore o il dubbio di contattare immediatamente il numero unico di emergenza. Diverse domande da parte dei presenti hanno riguardato i rischi derivanti dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale e, in particolar modo, dalla possibilità di creare e ripetere deep-fake con le voci di amici e familiari in modo da rendere ancora più credibile i tentativi di truffa, giocando sull’emotività e il coinvolgimento personale delle vittime.I poliziotti hanno ricordato che un altro strumento che la Polizia di Stato mette a disposizione dei cittadini è l’applicazione “YouPol”, che consente di segnalare, anche in forma anonima, qualsiasi tipologia di reato o comportamento illecito. La Polizia Postale costituisce un’eccellenza nell’attività di indagine telematica, in grado di rispondere prontamente alle istanze di sicurezza dei cittadini, prevenendo e contrastando efficacemente i crimini informatici.



