Il Consiglio comunale di Erice, nel corso della seduta di ieri, ha approvato due strumenti fondamentali per la programmazione economica e amministrativa dell’Ente: il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2026/2028 e il Bilancio di previsione finanziario 2026/2028. I documenti contabili, licenziati al termine del dibattito consiliare, rispettano i termini di legge e gli equilibri di bilancio. Il Comune di Erice si colloca così tra gli Enti locali che hanno rispettato la scadenza del 31 dicembre, risultato non scontato, come dimostrano le difficoltà registrate in molti altri Comuni siciliani. Il Bilancio di previsione garantisce la continuità dei servizi essenziali e consente di programmare interventi strategici nei settori del welfare, della manutenzione del territorio, delle opere pubbliche e dello sviluppo locale, con particolare attenzione alle esigenze della comunità.
DICHIARAZIONI
Daniela Toscano, sindaca di Erice. «Riuscire ad approvare il Bilancio entro il 31 dicembre è un risultato che va oltre l’adempimento formale. In molti Comuni, purtroppo, questo obiettivo non viene raggiunto, e le conseguenze ricadono direttamente sui cittadini, rallentando la programmazione dei servizi e dei progetti sul territorio. Per noi, invece, rispettare la scadenza significa garantire stabilità e prevedibilità, elementi fondamentali in un contesto sempre più complesso, caratterizzato da riduzioni dei trasferimenti e da crescenti esigenze della comunità. Questo Bilancio non rappresenta solo numeri su un documento, ma è uno strumento concreto per programmare interventi mirati, tutelare i servizi essenziali e pianificare iniziative di sviluppo sostenibile. È il frutto di un lavoro di squadra, che ha visto la collaborazione costante tra uffici e revisori dei conti, e testimonia la volontà dell’Amministrazione di gestire le risorse pubbliche con responsabilità e visione strategica».
Antonio Giuseppe Agliastro, assessore con delega alle finanze. «Consideriamo il Bilancio uno strumento dinamico: la tempestività con cui lo redigiamo e lo approviamo entro il 31 dicembre di ogni anno ci permette di assolvere sin dai primi mesi dell’anno successivo a tutti i bisogni essenziali della comunità e del territorio, garantendo continuità dei servizi e disponibilità immediata di risorse per le priorità emergenti. Allo stesso tempo, avere il bilancio pronto ci consente di cogliere eventuali refluenze positive, come nuovi finanziamenti esterni, trasferimenti aggiuntivi o altre entrate che possono presentarsi nel corso dell’anno, e di inserirle rapidamente nella programmazione. In questo modo il Bilancio non è solo un atto contabile, ma uno strumento operativo che ci permette di trasformare le decisioni strategiche in azioni concrete sul territorio, assicurando efficienza, trasparenza e capacità di risposte immediate ai bisogni della città».




