VIDEO- Palermo, restaurati gli affreschi della Caserma Ruggero Settimo e la “Cavallerizza” di Palazzo dei Normanni. Scarpinato: «Valorizziamo i nostri beni culturali»

21 Giugno 20242min0
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Completati i lavori di recupero in due edifici di valore storico a Palermo. Grazie alla collaborazione tra l’Esercito Italiano e la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali del capoluogo siciliano, nell’ex convento di San Francesco di Paola, oggi caserma Ruggero Settimo, è stato possibile restaurare cinque dei nove affreschi rinvenuti sulle pareti dell’ingresso della sala della Congregazione dell’Immacolata, ricoperti da uno spesso strato di intonaco. Giunti a conclusione anche i lavori di recupero della “Cavallerizza” di Palazzo dei Normanni, ubicata all’interno del bastione che accoglie i giardini pensili dell’Assemblea regionale siciliana e attualmente in uso al Comando militare Esercito “Sicilia”. L’immobile torna al suo antico splendore dopo un’importante opera di riqualificazione, che ha consentito lo sgombero del grande spazio interno dalle strutture prefabbricate e la riqualificazione della scuderia reale in un salone monumentale per le conferenze. Nel caso della Caserma Ruggero Settimo, le scene raffigurate rappresentano momenti della passione e resurrezione di Cristo: Gesù nell’orto degli ulivi, la flagellazione, la crocifissione, Gesù muore sulla croce, Cristo risorto, Cristo risorto appare alla Madonna, ascensione di Gesù Cristo, la Pentecoste, la morte della Vergine. Per quanto riguarda la Cavallerizza del Palazzo Reale ci sono voluti 265 giorni per completare il restauro, eseguiti dalla ditta Cassano srl di Mazara del Vallo. I lavori, finanziati con 720 mila euro attinti dalle risorse del “Piano sviluppo e coesione 2014-2020 “ della Regione Siciliana, sono stati svolti nell’ambito dell’ accordo sottoscritto nel 2020 tra l’Assemblea regionale siciliana – Fondazione Federico II e il Comando militare Esercito “Sicilia” per la valorizzazione e la fruizione culturale degli ambienti, sino ad oggi inaccessibili, grazie al progetto redatto dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo. Gli interventi hanno riguardato il rinvenimento di una pavimentazione cinquecentesca, mantenuta a vista; l’adeguamento energetico dell’edificio, oltre alla spazzolatura, pulitura e consolidamento delle pareti, con la collocazione di nuovi infissi in legno e degli impianti. Nel corso degli scavi archeologici all’interno della Cavallerizza sono state trovate tracce di pavimentazione preesistente, ancora in corso di studio. Clicca qui per la dichiarazione dell’Assessore Scarpinato.

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