Notizie Flash: 1/a edizione – L’economia (5)
(AdnKronos) – Roma. L’indagine su una presunta attività di depistaggio, avviata a febbraio scorso, “ha coinvolto il Chief gas & Lng Marketing & Power officer di Eni, nella sua precedente qualità di capo della Direzione legale. La società ha affermato la propria estraneità a qualsiasi ipotesi di reato e a presunti depistaggi, non risulta attualmente indagata e intende fare piena chiarezza sulle vicende”. Ad affermarlo è il presidente di Eni, Emma Marcegaglia, nel corso del suo intervento all’Assemblea del gruppo petrolifero italiano. “Ove mai fossero sussistenti, la società – sottolinea Marcegaglia- si considera parte danneggiata e si riserva ogni iniziativa nei confronti di qualsivoglia responsabile, in ogni sede, a tutela della propria reputazione”. Si tratta, aggiunge il presidente di Eni, “di fatti lontanissimi dalla cultura di Eni”. Pertanto, aggiunge, “qualora emergessero fatti, anche solo in violazione del codice etico, imputabili a persone della società, non vi sarà alcuna tolleranza. Analogo comportamento sarà tenuto rispetto a tutti i fatti oggetto di indagini della magistratura”. Gli organi di controllo, rileva il presidente di Eni, “si sono congiuntamente attivati per esaminare la vicenda. In particolare il Comitato controllo e rischi e l’organismo di vigilanza, attraverso l’internal audit, hanno affidato ad un consulente esterno (Kpmg), lo svolgimento di un’analisi dei dati e delle informazioni derivabili dagli atti e dalle cose acquisite al procedimento. Le analisi sono tuttora in corso”.