Musei: Bonisoli, servono direttori bravi che sappiano entrare in meccanismi

1 Ottobre 20181min0

Milano, 1 ott. (AdnKronos) – “La scelta di un direttore per una istituzione culturale, come ad esempio la Pinacoteca di Brera, è una cosa molto importante che ha bisogno di persone capaci, che abbiano una visione e che siano moderni, qualsiasi cosa questa cosa voglia dire. Dopodiché uno lavora in Italia, lavora all’interno della macchina statale italiana e di conseguenza se è capace di apprendere il funzionamento e di entrare nei meccanismi questo penso sia di beneficio a tutti”. Così il ministro dei Beni e delle Attività culturali Alberto Bonisoli, a margine della presentazione del riallestimento della Pinacoteca di Brera, a Milano.

“Abbiamo bisogno di direttori bravi -spiega Bonisoli- che abbiano una certa visione e facciano funzionare nel miglior modo possibile le istituzioni museali in modo moderno e contemporaneo. Non dimentichiamoci che abbiamo tantissimi italiani che sono altrettanto bravi, a cui dare una possibilità nel momento in cui abbiano le caratteristiche”. A chi gli chiede quindi se il direttore generale della Pinacoteca James Bradburne sarà riconfermato, risponde: “Questo lo vedremo quando ci sarà tutto il giro dei rinnovi dei direttori”.

Poi torna a chiarire il concetto: “Il punto è l’esterofilia; un direttore se è bravo, lo è indipendentemente dal passaporto”. E “una delle caratteristiche che abbiamo per essere bravi in Italia è la comprensione del modo di lavorare italiano”. Dunque “se uno straniero è in grado di inserirsi del modo di lavorare italiano, bene. Ciò di cui non abbiamo più bisogno è di prendere un direttore soprattutto perché è straniero”.

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