mercoledì 8 Ottobre 2025

Femminicidio a Gela, arrestato il convivente della vittima

Femminicidio a Gela, arrestato il convivente della vittima

GELA (CALTANISSETTA) (ITALPRESS) – I Carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 40enne di origine rumena, indagato per l’omicidio di una 64enne connazionale, avvenuto lo scorso 17 settembre a Gela. All’indagato si contestano le aggravanti di avere commesso il fatto nei confronti di persona convivente o comunque legata da relazione affettiva. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Gela, su richiesta della locale Procura.

La donna venne trovata senza vita in un’abitazione del centro. Le prime informazioni testimoniali assunte descrivevano un quadro apparentemente scevro da possibili dinamiche di natura violenta correlate al decesso, come invece in seguito le approfondite indagini riveleranno: la donna sarebbe rientrata poche ore prima in casa in evidente stato di ebbrezza, chiedendo anche aiuto per deambulare, per poi coricarsi prima del sopraggiungere della morte. Ma le ecchimosi diffuse sul corpo della vittima e i rilievi tecnici effettuati sulla scena del rinvenimento già raccontavano molto di più e di diverso rispetto a questa prima versione, come in seguito accertato dalle convergenti emergenze investigative e corroborato dall’esame autoptico.

I Carabinieri, infatti, hanno orientato le indagini in direzione dell’odierno arrestato, soggetto di indole violenta e che già più volte in passato aveva provocato lesioni personali alla vittima, mai denunciate per timore di ritorsioni. Secondo quanto accertato dal medico legale, al termine dell’autopsia, la causa del decesso sarebbe da ricondurre a “grave politrauma cranico-encefalico e toraco addominale chiuso, condizionante una insufficienza cardiaca, lesioni da ricondurre a natura traumatica e all’azione meccanica violenta di terzi – esercitata con pugni e calci ma anche per urto della testa contro una struttura rigida – mentre sul torace e sull’addome sarebbero stati realizzati meccanismi di compressione e schiacciamento descritti plasticamente nel provvedimento cautelare con l’aggressore che sormonta a cavalcioni la vittima”.

– foto screenshot video Carabinieri Caltanissetta –

(ITALPRESS).

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