mercoledì 15 Ottobre 2025

Torna in scena dopo 25 anni al Teatro Massimo di Palermo “La sonnambula” di Bellini

Torna in scena dopo 25 anni al Teatro Massimo di Palermo “La sonnambula” di Bellini

PALERMO (ITALPRESS) – Un dramma incentrato sul conflitto tra apparenza e verità e un capolavoro del belcanto tra i più amati di Vincenzo Bellini. Torna in scena dopo 25 anni al Teatro Massimo di Palermo, da venerdì 17 ottobre alle 20:00La Sonnambula, melodramma in due atti su libretto di Felice Romani. Dopo Alessandro Scarlatti, il Teatro Massimo propone quindi l’altro immenso compositore siciliano, Vincenzo Bellini.

L’allestimento è frutto di una coproduzione internazionale che unisce quattro prestigiose istituzioni liriche: il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Real di Madrid, il Teatro Liceu di Barcellona e il New National Theatre di Tokyo. In scena un cast di primissimo piano diretto dalla regista catalana Bárbara Lluch che offre una rilettura profonda e psicologica del capolavoro belliniano. La direzione musicale è affidata alla bacchetta di Giuseppe Mengoli sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo. Scene di Christof Hetzer, costumi di Clara Peluffo Valentini con la collaborazione di Agnès Costa Olivé, luci di Urs Schönebaum, assistente alle luci Fabio Barettin; coreografie firmate da Iratxe Ansa e Igor Bacovich. Regista collaboratrice Anna Ponces. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro Massimo. Maestro del Coro Salvatore Punturo. Direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau. Repliche fino al 23 ottobre.

Le sfide vocali dell’opera sono affrontate da un doppio cast di altissimo livello. Nel ruolo della tormentata Amina, si alternano nelle repliche il soprano anglo-australiano Jessica Pratt, riconosciuta come una delle regine contemporanee del belcanto (17, 19, 21, 23) e Vittoriana De Amicis (18, 22), vincitrice del Concorso Internazionale Renata Tebaldi. Accanto a loro, nel ruolo del promesso sposo Elvino è Francesco Demuro (17, 19, 21, 23) “miglior tenore” all’International Opera Awards, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, di casa all’Arena di Verona e al Metropolitan di New York. Nel cast alternativo è César Cortés (18, 22). Il Conte Rodolfo è interpretato da Carlo Lepore (17, 19, 21, 23) e Gabriele Sagona (18, 22). Completano il cast il giovane soprano Ilaria Monteverdi (Lisa), che ha mosso i suoi primi passi artistici proprio nella Cantoria del Teatro Massimo ed è vincitrice del concorso La Barcaccia; e Noemi Muschetti (Lisa), Mariano Orozco (Alessio), Daniela Pini (Teresa) e Pietro Luppina/Gianmarco Randazzo (Un notaro).

La sonnambula, venne rappresentata per la prima volta nel 1831 e accolta da un “successo folgorante” come lo stesso Bellini annotò. Si inserisce nel genere semiserio del melodramma italiano di primo Ottocento. La trama ambientata in un idilliaco villaggio svizzero, ha al centro l’archetipo dell’orfana perseguitata di cui viene messa in dubbio l’onestà, e racconta un profondo dramma psicologico incentrato sul tema della gelosia e dell’innocenza.

La visione della regista Bárbara Lluch sposta l’attenzione dal dramma romantico a un’analisi del subconscio e del contesto sociale e reinterpreta La sonnambula non come un idillio alpino, ma come un dramma sulla solitudine e sull’isolamento sociale con l’obiettivo di mostrare come “il mostro più terrificante non sia il fantasma, ma la società che giudica” senza proveCarl Jung – scrive Bárbara Lluch nelle note di sala – intendeva i sogni come il subconscio che tenta di comunicare con il conscio. Per questo abbiamo analizzato il sonnambulismo di Amina non come un ‘fantasma’, ma come il segno di un grande livello di stress, correlato alla sua condizione di orfana e al suo bisogno di piacere. La nostra è una drammaturgia che lascia il finale aperto, nelle mani di un’eroina che finalmente prenderà le redini del suo destino“.

In scena i ballerini del Corpo di ballo del Teatro Massimo, diretto da Jean Sébastien Colau, con le coreografie di Iratxe Ansa e Igor Bacovich, sono chiamati a materializzare gli incubi, le paure e i fantasmi che popolano la mente tormentata di Amina. Sono la rappresentazione fisica del mostro sociale, dei pettegolezzi e del giudizio che la circondano. La loro presenza costante e le loro evoluzioni sceniche arricchiscono l’allestimento con una dimensione visiva e coreografica che enfatizza la sofferenza interiore di Amina. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo torna a dirigere Giuseppe Mengoli, giovane e talentuoso direttore d’orchestra, ma anche violinista, compositore, arrangiatore, vincitore del Primo Premio al Concorso Mahler 2023 e di numerosi concorsi internazionali, che oltre al violino ha studiato percussioni, pianoforte, tromba e Jazz.

Sinossi. In un pittoresco villaggio svizzero, Amina ed Elvino sono in procinto di sposarsi, suscitando la gelosia dell’ostessa Lisa. La vigilia delle nozze, arriva nel villaggio il Conte Rodolfo (in incognito), al quale tutti raccontano del fantasma che infesta il paese. Di notte, Amina, in preda al sonnambulismo (il “fantasma” tanto temuto), si introduce addormentata nella stanza del Conte. Viene scoperta da Elvino e dai paesani, che credono al suo tradimento. Elvino la ripudia con rabbia e decide di sposare Lisa. La vera innocenza di Amina viene rivelata quando Teresa trova il fazzoletto di Lisa nella stanza del Conte. Poco dopo, Amina riappare sonnambula, camminando in bilico su un cornicione e lamentandosi nel sonno del suo amore perduto. Elvino e il villaggio, assistendo alla scena, comprendono finalmente la sua condizione. Amina si sveglia, il suo onore e il suo amore sono ristabiliti, e l’opera si conclude.

Domenica 19 ottobre durante la recita delle 17:30 torna “Bambini all’Opera, il laboratorio rivolto a bambine e bambini (6-10 anni) per condividere l’esperienza teatrale in famiglia: mentre i piccoli partecipano al laboratorio in Sala degli Stemmi, i grandi seguono l’opera in Sala Grande. Durante il laboratorio, a cura di Francesca Cosentino, viene narrata la trama dello spettacolo, si ascoltano alcuni brani, si crea insieme, si disegna, si fa merenda e si assiste ad alcune scene dello spettacolo. Testi e narrazioni Chicca Cosentino. Interventi cantati Sonia Sala. Animazioni teatrali Gisella Vitrano. Illustrazioni Giuseppe Lo Bocchiaro. Info e prenotazioni tel. 329 7260846.

La prova generale del 16 ottobre alle ore 18:30 è aperta al pubblico in favore di AIL.

Calendario delle recite: 17 ottobre ore 20:00 (Turno Prime); sabato 18 ottobre, ore 18:30 (Turno Danza); domenica 19 ottobre, ore 17:30 (Turno D); martedì 21 ottobre ore 18:30 (Turno C); mercoledì 22 ottobre, ore 18:30 (Turno Opera); Giovedì 23 ottobre ore 20:00 (turno F).

– foto ufficio stampa Teatro Massimo –

(ITALPRESS).

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