venerdì 17 Ottobre 2025

All’Unipa al via il convegno per trovare risposte concrete sul tema delle migrazioni

All’Unipa al via il convegno per trovare risposte concrete sul tema delle migrazioni

PALERMO (ITALPRESS) – Un confronto tra soggetti appartenenti a realtà diverse come punto di partenza, un insieme di azioni condivise in merito alla questione migratoria come punto di arrivo auspicato: a Palazzo Steri a Palermo prende il via il convegno ‘Migrazioni e Università. Per una Carta degli officia. Quel che è giusto fare. Come è giusto fare’, tre giorni di riflessioni comuni da trasformare in attività concrete per trovare risposte più efficaci possibili a un tema storicamente delicato.

A promuovere l’iniziativa è il centro di ateneo ‘Migrare’: previsto il coinvolgimento di figure accademiche, rappresentanti delle istituzioni, associazioni e persone che hanno alle spalle un vissuto di migrazioni. Quattro le sessioni in programma: oggi e domani i lavori si svolgeranno a Palazzo Steri, mentre sabato ci si sposterà negli spazi del Borgo Danilo Dolci a Trappeto per una giornata di studio in cui si proverà a rispondere a una domanda, ovvero come costruire pace.

Ad aprire i lavori è Ada Florena, prorettore alla Vivibilità, al Benessere lavorativo e alla Terza missione: “L’Università di Palermo ha una vocazione e una tradizione importante nel campo della terza missione, ovvero tutte quelle attività rivolte al territorio che acquistano sempre più valore come diffusione di conoscenze, impatto sociale e divulgazione di buone prassi: la posizione del nostro ateneo al centro del Mediterraneo ci rende un sito e una struttura cruciale nelle politiche verso le popolazioni migranti. A livello di azioni concrete abbiamo già da tempo un ambulatorio per la medicina delle migrazioni e adesso, con il centro ‘Migrare’, l’obiettivo è non solo portare avanti politiche in campo medico e legale, ma anche agire insieme al territorio: questo significa coinvolgere sia le scuole che gli altri atenei, perché i veri risultati si ottengono se si fa rete”. 

La stella polare dell’appuntamento è la Carta degli officia, ovvero un protocollo di quanto scuole e Università possono fare sulla questione migratoria: l’obiettivo è istituire una rete di istituzioni di ricerca in cui tutti possano esprimere gli stessi principi e attuare le stesse prassi. In questo modo si punta ad affrontare il tema non più tramite una serie di appelli, ma con responsabilità individuali basate su un impegno concreto per chi lascia la propria terra.

Attraverso tale documento, spiega il direttore del centro ‘Migrare’ Aldo Schiavello, si vuole “proporre alle altre Università quello che possiamo fare rispetto alla questione lungo tre direttrici principali: ricerca, didattica e terza missione, cioè la ricaduta sul territorio delle politiche e degli studi che vengono fatti all’Università. L’obiettivo è mettere a sistema le buone pratiche del nostro ateneo insieme ad altri, sia italiani che europei: l’idea di fondo è che le migrazioni non devono essere viste come un problema, ma come una risorsa; il tema va declinato sotto l’aspetto dei diritti umani e del loro rispetto da parte di tutti gli individui”. 

-Foto xd8/Italpress-
(ITALPRESS).

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