“Dopo avere stabilizzato quasi cinquecento lavoratori precari, provenienti dalla platea LSU ed ASU, siamo riusciti a garantire a cento di loro un contratto full time con fondi comunali, dando finalmente dignità alle persone e assicurando la continuità a servizi fondamentali per la città”.Dichiara il Primo Cittadino alcamese. Forse non tutti sanno che Il contributo regionale per queste assunzioni copre solo circa la metà dei loro stipendi. I comuni non possono essere lasciati da soli a gestire “anche” questa storia: tocca alla Regione fare la sua parte dopo aver consentito ed alimentato per decenni il precariato in Sicilia. Non è difficile e i soldi ci sono; basta non continuare ad elargire prebende e marchette con la prossima finanziaria regionale ed aumentare, con questi soldi, i trasferimenti a tutti i Comuni, consentendoci di potenziare i servizi al cittadino e chiudere definitivamente con il precariato storico siciliano. Basta sprechi e sperpero di denaro pubblico, la Regione finanzi le cose serie e fondamentali per vivere dignitosamente, per una politica che sia a servizio del Cittadino”. Conclude Surdi



