Il giudice per l’udienza preliminare Salvatore Pogliese ha disposto il rinvio a giudizio di 14 persone nell’ambito dell’inchiesta sulla discarica dismessa di Vallone Guidari, situata nel territorio di Messina, un’area di oltre 15.000 metri quadrati sequestrata nel 2011.
Tra i rinviati figurano parlamentari nazionali e regionali, amministratori locali ed ex amministratori, dirigenti e tecnici comunali, chiamati a rispondere delle presunte irregolarità nella gestione, nella vigilanza e nella mancata bonifica del sito.
Nel procedimento, che si aprirà il 28 gennaio 2026, il Codacons e il Codacons Sicilia sono stati ammessi come uniche parti civili, in rappresentanza dei cittadini e a tutela dell’ambiente.L’inchiesta, condotta dalla sostituta procuratrice della DDA Rosanna Casabona, ha ricostruito un arco temporale di presunte responsabilità che si estende dal 2016 a oggi, coinvolgendo parlamentari nazionali e regionali, amministratori locali, ex amministratori e figure tecniche del Comune di Messina.Le indagini hanno evidenziato omissioni e criticità nella gestione amministrativa e ambientale dell’impianto, nonché nella mancata messa in sicurezza dell’area.
“Il rinvio a giudizio segna una tappa cruciale nella battaglia per la legalità ambientale e per la trasparenza nella gestione dei rifiuti in Sicilia – dichiara il Codacons –. La nostra costituzione di parte civile rappresenta la voce dei cittadini che chiedono verità, giustizia e il ripristino di condizioni di sicurezza e tutela per il territorio messinese.”
Il Codacons e il Codacons Sicilia, assistiti dall’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’Ufficio Legale Regionale, seguiranno ogni fase del processo per garantire l’accertamento delle responsabilità e la tutela degli interessi collettivi e ambientali.


