La celebrazione dei tre anni del Governo Meloni organizzata ieri a Palermo da Fratelli d’Italia è diventata l’occasione per accendere un faro sui mali endemici della politica siciliana. Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, non ha evitato il tema del recente scandolo sulla gestione degli appalti, che ha coinvolto l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro. Il Ministro Musumeci ha alzato un muro contro il “sistema clientelare” che, a suo dire, avvelena l’intera Regione, invitando a una severa riflessione morale: “La Sicilia è fondata su un sistema clientelare e chi accetta tale sistema ne è complice. Esempio lampante è dato dal voto segreto”, denunciando così l’ipocrisia diffusa e richiamando la classe dirigente a una vera e propria rivoluzione culturale per voltare pagina.
Le parole del Ministro Musumeci hanno trovato immediata sponda nel deputato regionale on Giuseppe Bica (clicca qui per l’intervista). Il deputato di Fratelli d’Italia ha espresso vivo apprezzamento per l’onestà intellettuale e la coerenza dimostrate da Musumeci nell’affrontare un tema così spinoso.
Secondo Bica, l’eredità del “cuffarismo” continua a inquinare l’amministrazione, rendendo l’appello di Musumeci non solo necessario, ma cruciale per l’affermazione della legalità e della trasparenza in Sicilia.
Intervista- Il Ministro Musumeci e il deputato Bica di Fratelli d’Italia sul “sistema Sicilia”: la condanna del “cuffarismo”
Ti consigliamo


