ROMA (ITALPRESS) – E’ morta a 91 anni l’attrice francese Brigitte Bardot. Ad annunciare la scomparsa la Fondazione che porta il suo nome. Con lei se n’è andata una delle ultime icone del cinema francese. Nata a Parigi il 28 settembre 1934, la Bardot ha avuto due vite: la prima, quella scintillante del cinema e del jet set; e la seconda, da oltre cinquant’anni, dedicata esclusivamente alla difesa dei diritti degli animali attraverso la fondazione da lei creata. Il primo amore, però, è la danza che, in un’infanzia difficile, le regala dei momenti di gioia. Quando è ancora un’adolescente prende parte a servizi fotografici di moda per la rivista Elle e viene notata dal regista Marc Allègret che decide di incontrarla per un suo film nonostante l’opposizione dei genitori. All’incontro è presente il giovane assistente del regista, Roger Vadim: è un colpo di fulmine ma la relazione è contrastata dai genitori di Brigitte che, però, ottiene il permesso di sposarsi quando compirà 18 anni.
Inizia l’avventura nel cinema. Curiosamente il suo primo film viene considerato “Piace a troppi”, storia di una disinvolta adolescente che diventa un successo internazionale (sul set conosce Jean Louis Trintignant con cui avrà una relazione dopo il divorzio da Vadim) ma, in realtà all’epoca ne ha già interpretati più di una quindicina a partire dal primo, “Le Trou normand” del 1952. Ma, soprattutto, è già un’icona sexy (insieme a Marilyn Monroe) nonchè una delle prime a esibire il topless che negli Stati Uniti viene considerato scandaloso. Il suo erotismo vellutato non piace a Hollywood, che in quegli anni preferisce attrici acqua e sapone come Doris Day ma “Mademoiselle Pigalle” va bene al box office perchè è un film “europeo”.
Dopo la fine della relazione con Trintignant e il divorzio da Vadim, la Bardot ha una relazione prima con il cantante Gilbert Bècaud (nascosta, perchè lui è sposato), poi con Raf Vallone e dopo ancora con Sacha Distel. Nel 1959 sposa l’attore Jacques Charrier , conosciuto durante la lavorazione di “Babette va alla guerra”, dal quale ha l’unico figlio, Nicolas-Jacques, con il quale inizialmente ha un rapporto difficile tanto da affidarlo a una nutrice. E’ il 1960 e la Bardot è impegnata sul set del film “La verità” di Henri-Georges Clouzot sul quale inizia una relazione con il protagonista Sami Frey: la pressione del marito malato, del figlio appena nato e, soprattutto, di un mondo benpensante che soffoca la sua assoluta voglia di libertà la portano a tentare il suicidio (e non sarà l’unica volta).
Negli anni che seguono altri film e altri amori: tra i primi, “Vita privata” di Louis Malle, “IL disprezzo” di Jean-Luc Godard, “Viva Maria!” ancora di Malle, “Erasmo il lentigginoso” con James Stewart; tra i secondi il playboy Gùnter Sachs (che sposa nel 1966), il cantautore Serge Gainsbourg (che scrive per lei alcune canzoni tra cui la censuratissima “Je t’aime… moi non plus”, registrata poi dall’autore con Jane Birkin), l’attore e playboy italiano Gigi Rizzi, e il politico Bernard d’Ormale (che sposa nel 1992).
Nel 1962 i primi passi dell’attivismo per la difesa dei diritti degli animali che la porta a diventare vegetariana e a istituire la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali che finanzia vendendo all’asta i suoi gioielli. La difesa degli animali le ha causato, tra l’altro, anche l’accusa di razzismo nei confronti dei musulmani per avere contestato l’uccisione dei montoni tramite sgozzamento con la proceduta halal nel suo libro “Un grido nel silenzio”. L’accusa le viene poi rivolta anche in seguito quando paventa l'”islamizzazione della Francia”. Lo stesso libro, a causa di alcune dichiarazioni sui gay, le ha portato anche l’accusa di essere omofobica da cui si è prontamente difesa. Un altro libro, la sua autobiografia “Initiales B.B.” (in Italia “Mi chiamano B.B.”) le ha portato la denuncia dell’ex marito Jacques Charrier e del figlio Nicholas-Jacques per avere descritto il primo come un bruto e alcolizzato e di avere detto a proposito del secondo che avrebbe voluto abortire. Allo stesso modo, infine, anche le sue scelte politiche dichiaratamente di destra non sono state scevre da polemiche.
foto: IPA Agency
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