(AdnKronos) – Roma. Si chiamano soft skills, cioè competenze trasversali e non sono un semplice valore aggiunto per chi cerca lavoro, ma possono rivelarsi abilità vincenti e capaci di fare la differenza nel trovarlo. Parola di Andrea Pedrini, Country Manager Italia di Visiotalent, azienda leader in Europa nell’ambito del video recruitment. “In un momento in cui la collaborazione, il benessere sul posto di lavoro e l’integrazione culturale tra un dipendente e la propria azienda sono tematiche di grande attualità, non è più sufficiente avere un buon bagaglio di hard skills, ma è necessario dimostrare anche piena padronanza delle proprie soft skills”, spiega Pedrini aggiungendo che oggi le soft skills “sono al centro dell’attenzione del mercato del lavoro e rappresentano una componente chiave all’interno del processo di selezione”. Ma cosa sono esattamente queste competenze trasversali? Per soft skill si intendono, spiega ancora il manager, “quelle abilità di natura cognitivo-relazionale propedeutiche all’interazione efficace e produttiva con gli altri, sia sul posto di lavoro che al di fuori di esso”. Non si tratta, quindi, di competenze tecnico-specialistiche, ma di attributi personali, di attitudini della personalità, di capacità di muoversi in situazioni difficili o improvvise, di abilità comunicative.