Sabato pomeriggio, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio effettuato dai Carabinieri della Stazione di Balata di Baida, lungo la Strada Statale 187 di Castellammare del Golfo, l’attenzione dei militari si è rivolta verso due autovetture che procedevano una dietro l’altra, una Chrysler Voyager di colore blu e un’Opel Astra di colore grigio, entrambe provviste di carrello-appendice.
La pattuglia della Stazione, diretta dal Maresciallo Ordinario Pietro Floreno, ha fermato per un normale controllo, la Chrysler mentre, in contemporanea, ha richiesto alla Centrale Operativa di Alcamo l’ausilio di una pattuglia del Nucleo Radiomobile, per controllare anche la seconda autovettura.
A bordo della Chrysler sono stati identificati quattro pregiudicati palermitani, che trasportavano attrezzatura da pesca subacquea, mentre nell’altra autovettura, fermata all’altezza di Contrada Gemma d’oro, viaggiavano altri due palermitani di cui uno gravato da precedenti di polizia e questa volta all’interno del carrello, sono stati rinvenuti 15.000 esemplari di ricci di mare (echinoidea), appena pescati nelle acque del golfo di Macari ed ancora vivi.
Congiuntamente, con personale militare della Guardia Costiera di Castellammare del Golfo, i carabinieri hanno posto sotto sequestro tutto il prodotto ittico, poiché non conforme al numero di esemplari consentito per la pesca non professionale, che l’attuale normativa stabilisce nella misura di 50 al giorno.
Successivamente i ricci sono stati rigettati in mare con l’ausilio della motovedetta CP719, dipendente dalla Capitaneria di Porto di Castellammare del Golfo, con a bordo tutto il personale militare operante.
I sei palermitani sono stati segnalati amministrativamente per pesca illegale e dovranno pagare una sanzione pecuniaria da 2.000 a 12.000 euro.