Bellanova: “Scegliere le priorità per rilanciare il Mezzogiorno e condividere le eccellenze”

27 Marzo 20214min0
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Queste le dichiarazioni del Vice Ministro Teresa Bellanova in occasione dell’incontro di oggi a Marsala con l’Amministrazione Grillo e i sindaci del trapanese: “Dobbiamo far ripartire questo paese, ma per farlo c’è bisogno che riparta il Mezzogiorno e c’è bisogno che, nel Mezzogiorno, un ruolo strategico ce l’abbia la Sicilia. Dobbiamo avere questo collegamento sempre più forte tra la Sicilia e il resto del Paese. Abbiamo la necessità di rafforzare i rapporti che non devono essere solo quelli legati ai momenti degli sbarchi, ma di rafforzare i rapporti anche con l’altra parte del Mediterraneo. Perchè il mondo diventa sempre più stretto proprio per la facilità di collegamenti e dentro questa situazione noi dobbiamo essere capaci di esercitare una funzione di leadership, perchè abbiamo una opportunità importante data dalle tante risorse che spesso vengono richiamate da tutti ma che si possono perdere, utilizzare per finanziare progetti che, saranno bellissimi ma magari non portano granchè nel territorio, ma che, lavorando bene,  si possono utilizzare avendo la capacità, non solo di valutare i progetti in quanto tali, ma di valutare quello che i progetti poi determinano in termini di ricadute per lo sviluppo del territorio e per la quantità e la qualità del lavoro che generano.
Se parliamo delle politiche del mare, parliamo di progetti che hanno una ricaduta importante sul sistema produttivo, sull’accesso a diritti fondamentali per le persone che sono la mobilità, ma anche per le imprese, perchè la mobilità delle merci non è affatto secondaria. Se noi vogliamo davvero avere ricadute positive per il territorio, dovremmo sempre avere connesse queste questioni, come facciamo a facilitare l’accesso e la mobilità delle persone a costi sostenibili e con tempi sempre più rapidi? E come facciamo muovere le nostre merci per raggiungere quei mercati lontani dove ci sono i consumatori che possono permettersi  il costo del Made in Italy?. Su questo dobbiamo approcciare il lavoro che dobbiamo fare sul Recovery Plan. Sono fra le persone che ha contestato una impostazione del Recovery che non tenesse conto di questo e che non valorizzasse il Mezzogiorno, perchè se c’è un deficit in termini di sviluppo è lì che bisogna concentrarsi, perchè altrimenti non ci facciamo carico della reale emergenza del nostro paese che si chiama ripartenza, ma anche generare opportunità di lavoro. Perchè noi non facciamo questo adesso e ci piangiamo addosso, dicendo che i giovani non se ne devono andare; ma se i giovani non riescono a trovare una soddisfazione al loro bisogno di affermazione professionale, non abbiamo risolto questo problema.
Non abbiamo bisogno di darci una modalità di lavoro convegnistica, bensì molto concreta. Una parte è stato fatto con il Recovery Plan ma, per me, così come per Davide Faraone, non era sufficiente. Anche per questo mi sono dimessa, soprattutto perchè, ritengo che quando si crede nelle battaglie che si portano avanti e che si ritengono giuste per la collettività, bisogna andare fino in fondo. Adesso bisogna recuperare un pezzo di ritardo che noi abbiamo denunciato.
Per quanto riguarda la metropolitana di superficie in questo territorio, dopo una prima verifica svolta con i direttori competenti, trasmetterò il progetto alla struttura tecnica di missione e mi impegno ad approfondire e valutare la possibilità di portarlo avanti, ma non mi sento di prendere impegni che non si possono mantenere. 
Con Davide Faraone, ci eravamo proposti di venire almeno una volta al mese in Sicilia, non per fare convegni, ma per incontri di lavoro, in modo da misurare quello che è stato fatto, quello che si può fare e magari anche motivare i “no” che possono essere detti, perchè siamo coscienti che non tutto è nella nostra disponibilità e nei tempi che servono.
Per quanto riguarda il Recovery Plan, i tempi non sono dettati da noi, dobbiamo scegliere le priorità che stanno dentro questi tempi e fare le cose che si devono fare, accedendo a fonti diverse di finanziamento. Dobbiamo scegliere le priorità in base ai fondi a disposizione e farlo insieme, e inoltre, laddove sono iniziati dei progetti che sono stati elaborati e messi immediatamente in esecuzione, non dobbiamo farci spaventare dall’idea di riprendere dei vecchi progetti, perchè se sono utili e rientrano in quei fondi, dobbiamo portarli avanti accelerando il più possibile il loro compimento. Le risorse che si liberano attraverso quei progetti, dobbiamo investirle in altri progetti. 
Siamo in un luogo dove posiamo mettere insieme la bellezza del territorio e una cultura profonda che suscita interesse e curiosità in chi deve venire. Ho incontrato l’autorità portuale e aeroportuale e ho visto e sentito dei punti di grande sofferenza, ma anche tanti punti di eccellenza che non vengono conosciuti e sono proprio questi quelli che dobbiamo condividerli e farli conoscere a tutti, perchè è attraverso tutto ciò e al lavoro delle persone che si rimboccano le maniche, che possiamo rivalutare il Mezzogiorno. 
Si faccia dunque un elenco delle priorità che sono nella cartella, dopodichè mi rapporterò con gli uffici di competenza per capire a che punto realmente siamo, farò una verifica e sulla base di questo ci terremo in contatto per capire come e dove poter fare sistema in futuro“.

 

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